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Inda: la stagione 2024 con Micheletti, Curran e il ritorno di Muscato

Debutterà il 13 giugno la commedia Miles Gloriosus di Plauto, in scena per la prima volta al Teatro Greco, affidata a Leo Muscato, reduce dal successo di quest’anno col Prometeo Incatenato di Eschilo

Una foto di scena delle rappresentazioni teatrali nella cornice del Teatro greco a Siracusa la cui stagione di eventi sarà inaugurata dalla fondazione Inda il 17 maggio, 28 Aprile 2022. ANSA/US TEATRO GRECO SIRACUSA

«La tragedia dell'orrore e della follia» in Aiace, «le preoccupazioni contemporanee sulla salute mentale, le ossessioni malsane e i loro esiti pericolosi» in Fedra e «l'archetipo dello stupido» del Miles Gloriosus. I tre registi scelti dalla Fondazione Istituto nazionale del dramma antico per la 59esima stagione di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa, dal 10 maggio al 29 giugno 2024, presentano i loro spettacoli. Luca Micheletti dirigerà Aiace di Sofocle nella traduzione di Walter Lapini, Paul Curran sarà il regista della Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide nella traduzione di Nicola Crocetti, mentre Leo Muscato dirigerà la commedia latina Miles Gloriosus di Plauto nella traduzione di Caterina Mordeglia.
L’Inda celebra i 110 anni dalla prima edizione delle rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa con tre produzioni, due tragedie greche e una commedia latina. «Aiace è una potente meditazione sulla condizione dell'uomo in lotta col proprio destino, incerto e spesso insensato – spiega Luca Micheletti, alla sua prima a Siracusa – . Come sempre in Sofocle, il protagonista è solo, fiero, intransigente, ma ostaggio del capriccio degli dei. Ciò che distrugge l'eroe non è la codardia, ma il ridicolo. Aiace, come Don Chisciotte, al risveglio da una notte di strage furibonda sceglie l'autodistruzione, poiché si accorge di avere miseramente smarrito il suo eroismo, di essere ormai solo un uomo, capace di atti vergognosi e grotteschi».

Attore, regista e cantante lirico, Micheletti è uno dei teatranti più eclettici e visionari della sua generazione. «Aiace» (in scena a Siracusa per la quarta volta, dopo il 1939, 1988 e 2010) aprirà il 10 maggio la Stagione.

Fedra (in scena nel 1936, 1956, 1970 e 2010), al debutto l'11 maggio, sarà diretta da Paul Curran, scozzese, direttore d'opera e di prosa noto in tutto il mondo, specie per le sue interpretazioni creative di opere classiche. «L'antica storia di Fedra risuona oggi con sorprendente attualità – spiega il regista, al suo debutto nell’antica cavea – : ci spinge a chiederci se gli dei che ci governano rispecchiano i nostri moderni stati mentali o se le nostre stesse menti sono, in realtà, le potenti divinità che costringono a comportamenti impulsivi e pericolosi».

Debutterà il 13 giugno la commedia Miles Gloriosus di Plauto, in scena per la prima volta al Teatro Greco, affidata a Leo Muscato, reduce dal successo di quest’anno col Prometeo Incatenato di Eschilo. «Il soldato Pirgopolinice è un millantatore, vanaglorioso, depravato, spaccone, gradasso, maschilista, buffone, irritante, antipatico – racconta il regista, che ha lavorato in alcuni fra i più importanti teatri italiani e internazionali – ; è uno che ti toglie i ceffoni dalle mani, ma allo stesso tempo è anche un allocco, che si fa deridere e beffare da tutti. Forse per questo alla fine riesce pure a risultare simpatico. Di sicuro è uno dei personaggi da commedia più divertenti mai inventati, divenuto l'archetipo dello stupido che si scava la fossa con le proprie mani».

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