Sono sette le scrittrici e cinque gli scrittori nella dozzina del Premio Strega 2024, che da qualche anno vede ormai una prevalenza di autrici in gara. Due i titoli di Einaudi, «L’età fragile» di Donatella Di Pietrantonio, tra i nomi di punta di questa edizione, e «Cose che non si raccontano» di Antonella Lattanzi, altra autrice sotto i riflettori. Torna tra i dodici dopo 14 anni Sellerio (l’ultima volta era stato nel 2010 con «Prenditi cura di me» di Francesco Recami, mentre in cinquina non entra dal 2006) con un titolo forte, «Chi dice e chi tace» di Chiara Valerio, anche lei favorita alla volata finale. Come Dario Voltolini con «Invernale» (La nave di Teseo) e Paolo Di Paolo con «Romanzo senza umani» (Feltrinelli). Non sono da meno Adrian N. Bravi con «Adelaida» (Nutrimenti), Tommaso Giartosio con «Autobiogrammatica» (minimum fax) e Daniele Rielli con «Il fuoco invisibile. Storia umana di un disastro naturale» (Rizzoli). Ma è difficile individuare i superfavoriti di questa edizione dello Strega ricca di novità tra cui il ritorno nella serata finale dello scrutinio dal vivo degli ultimi cento voti che verranno stampati. È rimasto fuori Fulvio Abbate con «Lo Stemma» che si era autopresentato sollevando polemiche e poi è stato presentato da Sandra Petrignani, e non è stata ammessa Carmen Laterza con «L’ultima spiaggia»,autopubblicato tramite Amazon Kindle Direct Publishing e presentato da Laura Massacra. «Quest’anno abbiamo avuto questi due casi, uno di autopresentazione e l’altro di autopubblicazione. Abbiamo dovuto valutare queste questioni che non erano previste dal regolamento e abbiamo deciso di non ammetterli. Forse su questo e altre questioni dobbiamo fare qualche ritocco al regolamento per adeguarlo ai cambiamenti. Noi registriamo le novità e dobbiamo decidere come gestirle» ha detto il presidente della Fondazione Bellonci all’annuncio della dozzina. In corsa per la cinquina anche la catanese Melissa Panarello con «Storia dei mie soldi» (Bompiani), Raffaella Romagnolo con «Aggiustare l’universo» su cui punta Mondadori, Valentina Mira con «Dalla stessa parte mi ritroverai» (Sem) e Sonia Aggio con «Nella stanza dell’imperatore» (Fazi). Come ha sottolineato Melania Mazzucco, presidente del Comitato Direttivo, «prevalgono autrici e autori nati fra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento; si diradano le voci antiche (quest’anno assenti), mentre si affacciano le nuove dei nati nell’ultimo decennio del XX secolo, ma ancora nessuno nel XXI. Ritorna - spiega anche - il romanzo d’impianto più classico, sia d’ambiente contemporaneo sia storico, con una lingua media, spesso intarsiata di dialetto e un ritmo rapido , talvolta adattato alla serialità televisiva». L’edizione 2024 del Premio Strega vede crescere il numero dei votanti, che passano da 660 a 700 per l’aumento dei voti collettivi dei circoli di lettura delle Biblioteche di Roma - da 15 a 20 - e degli Istituti italiani di cultura nel mondo - da 30 a 35. Entrano a far parte degli Amici della Domenica Roberto Andò, Alessandro Baricco, Anna Bonaiuto, Giulia Caminito, Giordano Bruno Guerri, Mauro Mazza, Antonella Polimeni, Loretta Santini e Roberto Vecchioni. Dopo varie tappe del «Tour dei 12» - per la seconda volta, dopo l’anno scorso, la prima tappa sarà in Sicilia, il prossimo 20 aprile, al Catania Book Festival, fondato e diretto da Simone Dei Pieri – la proclamazione della cinquina finalista si terrà mercoledì 5 giugno al Teatro Romano di Benevento. L’elezione del vincitore sarà giovedì 4 luglio nel giardino del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e in diretta televisiva su Rai3. Non si sa ancora chi condurrà la serata finale che l’anno scorso era stata presentata da Geppi Cucciari con un siparietto tra lei e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sulla lettura dei libri in gara rimbalzato per giorni sui social. I dodici titoli concorreranno anche all’undicesima edizione del Premio Strega Giovani. «È stato il primo riconoscimento che si è aggiunto, nel 2013, al Premio Strega “storico”. «Dal 1947 al 2013 è esistito un solo premio. Poteva nascere il dubbio che lo sdoppiamento del marchio portasse a un depotenziamento del fattore Strega, cioè di quel moltiplicatore di copie vendute di cui beneficia il libro premiato dopo la vittoria. Bene, dai dati di sell out forniti dagli editori possiamo apprezzare come nell’ultimo decennio non solo il risultato commerciale dei libri vincitori del Premio Strega assegnato dalla giuria degli adulti si allinei, anzi sia in lieve crescita rispetto a quello dei decenni a cavallo tra vecchio e nuovo secolo, ma anche come i vincitori del Premio Strega Giovani tengano mediamente la stessa andatura» ha spiegato il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi. Sono state annunciate anche la dozzina del Premio Strega Poesia, alla seconda edizione, e la cinquina del Premio Strega Europeo di cui sarà annunciato il vincitore il 12 maggio al Circolo dei Lettori di Torino.