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Il cinema parla del cinema: a Siracusa gli Stati Generali del settore. Schifani, "Sicilia set naturale"

Oltre 20 milioni investiti dalla Regione

Una Sicilia attrattiva con un grandissimo potenziale che però non si deve limitare ad offrire solo luoghi unici ma anche accoglienza adeguata per le produzioni. Al Castello Maniace, estrema punta dell’Isola di Ortigia a Siracusa, si sono aperti gli Stati generali del Cinema, per parlare di cine turismo, ma anche tax credit, intelligenza artificiale e prospettive.

Tra dibattiti e talk oltre 200 rappresentanti del cinema italiano stanno prendendo parte alla tre giorni. «La magia del cinema esalta i nostri territori, gli spettatori ne restano affascinati e scelgono di trascorrere in quei luoghi le loro vacanze – ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanché – . Questo spiega come il cineturismo possa generare quasi 600 milioni di euro di benefici economici per i territori delle riprese e oltre 1,34 milioni di presenze. Il cinema contribuisce a creare un racconto positivo della nostra Nazione, favorendo il turismo e accrescendo la sua attrattiva a livello internazionale». Per il ministro anche un lapsus, quando ha detto «credo nessuno possa dimenticare Il Gattopardo di Lucchini», poi dal palco precisa: «Ho detto Lucchini e non Visconti».
Ieri a Siracusa anche Sergio Castellitto, presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, e lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco. «Per rendere il nostro cinema italiano appetibile ed esportabile, occorre puntare sulla qualità e ridurre la quantità – sottolinea il regista Neri Parenti – . Servirebbe che i film realizzati diventino un quinto di quelli attuali. Tante risorse, economiche e produttive, vengono sprecate, a volte anche per film che non vengono neanche distribuiti. Occorre muoversi per un impiego più parco, con un sistema legislativo e contributivo maggiormente regolamentato. In parole povere, più soldi a meno persone».
Registi poco convinti sull’AI: «L’intelligenza artificiale oggi può fare una buona storia ma già vista, non certo un capolavoro – spiega Paolo Genovese – . Però da lei possiamo prendere la gentilezza». Secondo Piero Messina «stiamo vivendo un processo che non stiamo comprendendo. Però quando mi trovo ad avere di fronte non un produttore ma un algoritmo che mi critica, mi trovo in difficoltà». Infine sulle piattaforme Roberta Torre sostiene: «Beh, ho visto cose straordinarie, serie italiane e straniere. Ho visto linguaggi superbi e scoperto attori».
All’iniziativa della Regione Siciliana, in collaborazione con il ministero del Turismo ed Enit, con la direzione scientifica di Antonella Ferrara e la consulenza scientifica di Federico Pontiggia, è intervenuta l'assessore regionale al Turismo, allo sport e allo spettacolo, Elvira Amata: «Numerose case di produzione ormai scelgono la Sicilia per girare i loro film e le serie tv e questo per il nostro territorio è un valore aggiunto. Questa attenzione per noi è uno stimolo a organizzare corsi per formare maestranze del settore cinematografico. Questo è un settore molto importante, genera economia ma anche occupazione.

Gli Stati generali rappresentano un'occasione importante per far discutere tutti i player e tirar fuori un manifesto che possa dettare una strategia per il futuro», ha aggiunto. Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura alla Camera, ha fornito alcuni numeri: «Su 459 opere cinematografiche sostenute attraverso il tax credit automatico negli ultimi due anni, oltre 345 non sono mai uscite in sala. Anche se dobbiamo distinguere fra i film prodotti per la sala e quelli per le piattaforme. Le nuove linee guida sul tax credit saranno presto emanate e le graduatorie sui contributi automatici usciranno nelle prossime settimane». «Il tax credit è stato uno strumento importantissimo per far rifiorire l’industria cinematografica italiana – afferma Iginio Straffi, fondatore e presidente del Gruppo Rainbow – . Ora in Italia possiamo competere ad armi pari con tanti altri paesi dove sussistono da anni strumenti simili».

«In Sicilia abbiamo un clima e dei set naturali e architettonici, come il castello Maniace in cui ci troviamo oggi, che sono già location autonome, si presentano da sole, ideali per ospitare produzioni di film e insediamenti cinematografici. Abbiamo investito più di 20 milioni in questo settore, altri cinque ne abbiamo previsti nell’ultima legge Finanziaria». Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, intervenendo stamattina agli Stati generali del Cinema a Siracusa. «La nostra Isola è pronta anche ad aiutare la formazione dei produttori cinematografici e degli attori - ha continuato - La Sicilia deve diventare un polo attrattivo per le produzioni audiovisive. Ma i fatti parlano da soli: Makari, o il commissario Montalbano, e molte altre grandi produzioni sono arrivate da sé. Allora dobbiamo stimolare ulteriore interesse attraverso l’iniziativa politica che stiamo assumendo favorendo l'arrivo di nuove opportunità, perché non è più il tempo solo de "La Piovrà. « Dal manifesto che verrà fuori dagli Stati generali auspico che arrivino indicazioni concrete, delle linee guida precise, pragmatiche, per la promozione dell’industria cinematografica in Sicilia. Questo può rappresentare un passaggio chiave per potenziare il cineturismo che da anni conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate, anche nell’ottica di promuovere il turismo d’inverno» ha concluso.

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