«E' un mondo in cui il momento della battaglia potrebbe non arrivare mai. Anzi le guerre appaiono un’ipotesi fantastica». Sembra assomigliare ad un mondo oggi tanto atteso quello che fa da sfondo al «Miles gloriosus» di Plauto, la commedia che debutterà giorno 13 e rimarrà in scena fino al 29 giugno al teatro greco di Siracusa. Il regista Leo Muscato, che torna a Siracusa dopo il successo dello scorso anno con il «Prometeo incatenato», precisa che ci troviamo in una commedia degli «equivoci e degli inganni» e «i militari sembrano boyscout che giocano alla guerra. È una storia ambientata in un mondo militare, e nell’aria aleggia una guerra che però non si vede mai. Per questo ci siamo reinventati un mondo contemporaneo in cui è possibile rendere credibile qualsiasi cosa».
Una commedia, nella traduzione di Caterina Mordeglia, che viene messa in scena per la prima volta al Teatro Greco di Siracusa come ha ricordato il consigliere delegato Marina Valensise. Muscato ha scelto come protagonista Paola Minaccioni, popolare volto del cinema e della tv, e si è circondato di un cast tutto femminile. «Ci stiamo divertendo da pazzi e vogliamo anche far divertire. Ma vogliamo offrire anche una riflessione. Mi sono fatto sfiorare dall’idea che il cast fosse tutto femminile: mi sono circondato di un cast eccellente con un coro di 40 donne. Pensavo di conoscere questo testo ed invece mi ha cominciato a parlare in maniera nuova: sulle donne ne vengono dette tante. Ed è nata l’idea che ci siano solo donne in scena».
Miles gloriosus è uno spettacolo ambientato in un accampamento militare indisciplinato oltremisura, colorato e decisamente chiassoso. A comandare questo accampamento “sui generis” è Pirgopolinice, il soldato fanfarone che da Plauto in poi ha ispirato nel corso della storia decine di altri personaggi. «Non faremo solo ridere – spiega Muscato – . Il miles non si fa nessuno scrupolo anche di decidere della vita e della morte dei soldati. Alla fine ci sono due beffe: forse di fronte ad una ipersollecitazione tutti noi siamo capaci di fare azioni terribili. E alla fine abbiamo la sensazione di entrare in empatia con questo soldato: il bullo viene bullizzato. Ed il finale vi farà commuovere», spiega Muscato presentando la terza produzione quest'anno della Fondazione Inda che si appresta a battere i suoi record: «Abbiamo già venduto 140mila biglietti dall'inizio degli spettacoli (un numero destinato ad aumentare ndr). Non era mai accaduto nel corso della storia della Fondazione» ha detto il presidente della Fondazione Inda, il sindaco Francesco Italia. Lo scorso anno si è registrato un record di vendita di biglietti con 170 mila biglietti in totale (comprese le due repliche di settembre alle quali ha partecipato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella).
«Sono onorata di essere qui – ha detto Paola Minaccioni – , credo sia un sogno per tutti gli attori essere consacrati in questo luogo e farlo con la regia di Leo Muscato è veramente un regalo e un dono. Mi ritrovo a interpretare questo potere autocratico maschile e quindi a poter prendere in giro anche tutte le forme di potere che in questo momento stanno avendo purtroppo la meglio. Da piccola sogni di interpretare la principessa ma alla fine è banale: meglio interpretare un uomo contraddittorio, debole, fragile, cattivo, involontariamente crudele. Entusiasta di essere tornata a lavorare con il corpo e con la voce».
Sul palco anche Giulia Fiume, Alice Spisa, Pilar Perez Aspa, Francesca Mària, Gloria Carovana, Arianna Primavera, Ilaria Ballantini, Deniz Ozdogan, Anna Charlotte Barbera, Valentina Spaletta Tavella, Elena Polic Greco, Ginevra Di Marco, Sara Dho, Alessandra Fazzino, Valentina Ferrante, Diamara Ferrero, Valeria Girelli, Margherita Mannino, Stella Piccioni, Giulia Rupi, Rebecca Sisti, Silvia Valenti, Irene Villa, Sara Zoia. A completare il cast le allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico. «Miles gloriosus» si alternerà fino al 29 giugno con Fedra (Ippolito portatore di corona) di Euripide, lo spettacolo diretto da Paul Curran nella traduzione di Nicola Crocetti.
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