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Tra le stagioni dell’amore. In scena al Teatro greco di Siracusa la produzione Inda «Horai»

In programma il 5 e il 6 luglio. Danza, musica e poesia con la regia di Giuliano Peparini. In scena Eleonora Abbagnato, Giuseppe Sartori e Michele Satriano

I passi di danza dell’étoile Eleonora Abbagnato, la musica di Vivaldi e Scarlatti, ma anche di George Gershwin e Jimmy Van Heusen, assieme alle parole di Aristofane, Catullo, Orazio e Apollonio Rodio. A mescolare questi ingredienti ci ha pensato il regista e coreografo di fama internazionale Giuliano Peparini che venerdì 5 e sabato 6 luglio porterà in scena al teatro greco di Siracusa «Horai - Le quattro stagioni». E c’è grande attesa per il viaggio tra le stagioni dell’amore, che Peparini ha ideato per l’antica cavea riadattando uno spettacolo messo in scena per la prima volta tre anni fa.

I sentimenti della vita, le emozioni che superano l’età, i luoghi, il tempo per la quarta produzione della Fondazione Istituto Nazionale del Dramma antico per la 59/a stagione di rappresentazioni classiche dopo «Aiace» di Sofocle per la regia di Luca Micheletti, «Fedra (Ippolito portatore di corona)» di Euripide per la regia Paul Curran e «Miles Gloriosus» di Plauto per la regia di Leo Muscato.

«È un racconto fatto anzitutto attraverso i corpi e la musica – spiega Giuliano Peparini – . Un tour de force per due ballerini accompagnati da un grande corpo di ballo e proiezioni evocative, completato dai versi dei poeti greci e latini. La poesia classica paragona spesso l’amore ai fiori della primavera, al caldo dell’estate o al gelo dell’inverno. Assecondando questa tendenza abbiamo associato il movimento della danza e i suoni della musica alle parole di Aristofane, Catullo, Apollonio Rodio a Orazio».

Protagonista sarà Eleonora Abbagnato, palermitana, stella della danza mondiale, prima italiana a ricoprire il ruolo di étoile dell’Opéra di Parigi, direttrice del Corpo di ballo e della scuola di danza del teatro dell’Opera di Roma, che si esibirà per la prima volta al teatro greco di Siracusa. Sul palco anche il primo ballerino Michele Satriano in uno spettacolo che coinvolgerà 25 artisti e 15 allievi dell’Accademia dell’Inda.

A dare voce e corpo alle parole eterne dei poeti classici sarà Giuseppe Sartori, che ritorna ad esibirsi nell'antica cavea dove è stato indimenticabile Edipo e Oreste in due degli allestimenti più belli degli ultimi anni e lo scorso anno è stato protagonista dello spettacolo di Peparini «Ulisse, l’ultima Odissea». «Devo moltissimo al teatro di Siracusa che mi ha regalato esperienze ed incontri artistici umani meravigliosi – spiega Sartori – . Questo ritorno è molto diverso da un anno fa quando abbiamo messo in scena uno spettacolo nato e cresciuto qui (Ulisse, l’ultima Odissea da Omero). Questo è uno spettacolo di danza che già ha debuttato alcuni fa alle terme di Caracalla ma non nella forma che vedremo a Siracusa. Sarò "il poeta", un personaggio che è stato inserito appositamente e che attraversa questo mondo danzato e lo arricchisce di parole. Perché parole, danza e immagini non viaggiano su binari diversi ma cercano di parlarsi. Dalla fascinazione della primavera di un incontro tra due esseri umani a un amore che si stabilizza e diventa maturo che cambia forma e muta fino a sfiorire e perdersi seguendo l'evolversi delle stagioni».

Un dialogo tra la danza, con le coreografie create da Giuliano Peparini, la musica classica di Vivaldi e Scarlatti, brani di George Gershwin, Jimmy Van Heusen e Phil Silvers, e i versi dei classici della lirica greca e latina tradotti dal grecista Francesco Morosi. La direzione del coro è di Elena Polic Greco, l’ideazione dei cori cantati di Simonetta Cartia.

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