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Barocco e Tango argentino: un abbraccio di bellezza al Festival di Catania

Al via da oggi la ventiduesima edizione. Attesi da tutta Italia e da 25 Paesi migliaia di appassionati tangueri

E’ tornato. Uno degli appuntamento internazionali più attesi per gli amanti del tango argentino e della cultura tanguera, tradizionalmente nel cuore dell’agosto siciliano. Cosmopolita, spettacolare, fiorito d’eccellenze, il Catania Tango Festival – vincitore agli Oscar del Tango 2019 di Buenos Aires – apre oggi la 22esima edizione: fino a domenica all’anfiteatro «Le Ciminiere», ormai spazio storico della città, confluiranno migliaia di tangueri da tutto il mondo, per ballare appassionate “tandas” e assistere alle esibizioni dei più celebrati maestri. Anche per quest’edizione, organizzata con amore dall’associazione culturale “Caminito Tango” col supporto logistico dell’Accademia catanese «Proyecto-Tango» e patrocinata dal Comune di Catania e dalla Città Metropolitana di Catania, la Sicilia e Catania saranno protagoniste nel panorama mondiale.

Sono attesi ospiti da oltre 25 Paesi, oltre che da tutta Italia, attratti dalla bellezza del luogo, tra natura e storia, dagli “abbracci” promessi in pista, dallo strepitoso cast della kermesse. Come sempre, i migliori ballerini di tango al mondo si esibiranno per i tangueros ospiti. Tra le vecchie conoscenze ci sono alcuni habitué del Festival, come Joe Corbata e Lucila Cionci, Neri Piliu e Yanina Quiñones, Carlos Estigarribia e Gisela Natoli, mentre per la prima volta parteciperanno i campioni mondiali 2022 di tango escenario Ricardo Astrada e Constanza Vieyto. Come sempre, chiudono il cast i Maestri residenti dell’Accademia «Proyecto Tango» Angelo Grasso – decano del tango siciliano, ideatore e direttore artistico del festival – e Donatella Grasso, che ogni anno avvicinano alla cultura del tango centinaia di nuovi appassionati.

Non mancherà la musica live, particolarmente amata dai tangueros, con l’Ensemble Hyperion, ospite esclusivo nella serata di Ferragosto, mentre durante tutte le giornate e le serate (sempre molto attese e amate le milonghe pomeridiane) si alterneranno alla consolle i più famosi e amati musicalizadores della scena contemporanea, e i migliori esponenti della “scuola siciliana”: Gabriel Sodini e Supersabino, i catanesi Michele Maccarrone (“Oscar del tango” 2019 per la fotografia, curerà anche il reportage fotografico della kermesse), Pietro Cosimano, Matteo Alecci, Massimo Adorno, Nicoletta Vitale, Massimo Sicali, Maurizio Gambero.

Una tradizione che continua e s’arricchisce, come ha sottolineato il direttore artistico Angelo Grasso: «Da 22 anni cerchiamo di tradurre e traslare la forza del tango dal passato ad un futuro possibile e tangibile, mantenendone intatta la forza evocativa e comunicativa. E, quindi, anche quest’anno vogliamo solo “il Tango” protagonista. La sua cultura, la sua tradizione, la sua filosofia, la sua storia… Organizziamoci per assistere a momenti unici che uniranno ogni giorno Catania con un filo sottile a Buenos Aires. Prepariamoci ad accogliere ospiti che arriveranno dai cinque continenti e a celebrare con loro due Patrimoni immateriali dell’Umanità (il barocco siciliano e il Tango Argentino) che per sei giorni si troveranno indissolubilmente uniti in un unico grande abbraccio». I mondi che s’abbracciano: è questo il senso ultimo, e magnifico, del tango.

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