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Tim, il fondo Elliott trova la quadra: Gubitosi sarà l'amministratore delegato

I dieci consiglieri di Tim espressi dal fondo Elliott trovano la quadra nel pasticcio seguito al blitz di martedì che ha messo alla porta il ceo Amos Genish. Alla vigilia del Cda chiamato a nominare il successore e a al termine di una serie di riunioni telefoniche, tutti e dieci (sui 15 totali che compongono il board) si sono ricompattati a sostegno di Luigi Gubitosi, grazie al passo indietro di Alfredo Altavilla rimasto quasi isolato dopo essere stato superato in pole position dall'attuale commissario di Alitalia.

La strada è dunque spianata e domani mattina torna a riunirsi il comitato nomine, presieduto dallo stesso Altavilla, per proporre il nome di Gubitosi come nuovo amministratore delegato al Cda convocato a metà pomeriggio. Prima che, anche grazie al lavoro del presidente Fulvio Conti, si uscisse dall'impasse, per l'ex direttore generale della Rai e, prima, Ceo di Wind, si contavano sette voti a favore (compreso Gubitosi stesso) mentre l'ex braccio destro di Sergio Marchionne in Fca poteva contare soltanto su sé stesso e sul sostegno di Massimo Ferrari.

Incerto Rocco Sabelli, uno dei primi papabili all'incarico, più propenso a confermare le deleghe a Conti fino alla prossima assemblea in mancanza di un fronte compatto su un unico candidato. Una posizione non lontana da quella del fondo Elliott, socio di Tim con l'8,8% (dietro a Vivendi che ha il 23,9%), che auspicava un'ampia maggioranza sul nome del nuovo ceo. Per quanto riguarda l'azionista francese, il voto dei suoi cinque consiglieri, Genish compreso, sarà comunque contrario al candidato dei dieci di Elliott. Nella gara Altavilla sarebbe stato penalizzato dai dubbi sulla sua mancanza di esperienza nel settore delle tlc e nei rapporti con la politica in un momento in cui il governo prepara il terreno per lo scorporo della rete di Tim.

Una sorta di via libera a Gubitosi è arrivato dal vicepremier Luigi Di Maio: "Ci dovrà essere un commissario assieme a quelli che ci sono per arrivare allo stesso obiettivo che ci siamo dati come governo fino ad ora, cioè rilanciare Alitalia", ha replicato a una domanda su un eventuale passaggio del manager al vertice di Tim. Riguardo alla rete Di Maio ha detto che "su Tim noi siamo impegnati a creare un player unico della connettività". La "nostra ambizione è creare un player unico che consenta di fare arrivare la connessione a tutti gli italiani", ha ribadito.

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