Tre milioni di brindisi al giorno. Succede nel mese delle feste di fine anno, dal 7 dicembre all’Epifania, quando gli italiani stappano ogni giorno una media di oltre tre milioni di spumanti, con punte di 10-12 milioni e 28-30 bottiglie rispettivamente a Natale e a Capodanno. Una maratona di cin cin che nella stragrande maggioranza vede prevalere le etichette italiane.
A delineare mercato e tendenze dei consumi di vino sparkling per le prossime festività è l'osservatorio economico Ovse-Ceves, che stima, rispetto alle ricorrenze 2017, brindisi in crescita del +4,9% (erano 86 milioni le bottiglie stappate nell’anno precedente) per un giro d’affari al consumo che cresce del 6,3% (era 805 milioni di euro lo scorso anno).
Si tratta, precisa Giampietro Comolli presidente di Ovse e Ceves, «di un valore della produzione nazionale di 370 milioni di euro all’origine in cantina che al consumo sviluppa un giro d’affari record di 860 milioni di euro. Lo spread - osserva Comolli - non incide sulle spese durante questo fine-inizio anno in tutti i settori e comparti, dalla ristorazione alla vacanza, ma soprattutto per le bollicine».
«Le bollicine anzi si confermano simbolo di speranza, di gioia, di fiducia. Non è vero - per il presidente dell’osservatorio economico - che c'è un calo dei consumi; il consumatore tuttavia è molto più attento ai prezzi, e l’enoturismo svela facilmente il prezzo in cantina di una bottiglia di vino. Quindi - segnala Comolli - un eccesso di ricarico può allontanare i consumi, anche se per gli italiani oramai le bollicine non sono solo un consumo occasionale».
Come tendenze di consumo, secondo l’osservatorio Ovse e Ceves, le etichette italiane fanno la parte del leone e, nelle scelte a scaffale il Cartizze Brut fa faville e soppianta il Cartizze Dry. Altra novità del brindisi sono i Nebbiolo delle Langhe Rosé metodo tradizionale e i Lambrusco Rosè e Rossi, tutti ottenuti con il metodo tradizionale. Vanno di moda i regali utili e quasi un italiano su quattro (24%), evidenzia un’analisi Coldiretti/Ixè, sceglie di donare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole.
Per le bollicine in particolare i regali continuano a essere un business importante: «quest’anno ancor di più - conclude Comolli - stando alle vendite nelle enoteche, soprattutto per un target medio-alto e di persone mature, mentre fra i giovani (16-40 anni) è in forte incremento il consumo in bar diurni e serali, in cene domestiche e al ristorante, soprattutto per le cene di gruppo. Cresce anche il consumo in strada e per il secondo anno consecutivo (non accadeva dal 2010 a conferma del dato in controtendenza) vanno molto bene i consumi negli alberghi stellati, nei grandi ristoranti. Continua poi il successo degli acquisti al supermercato per i consumi domestici, e grazie alle promozioni 22 milioni di italiani acquisteranno almeno 1,7 bottiglie di spumanti a testa per queste feste».
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