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Manovra, reddito di cittadinanza sospeso con un lavoro a tempo determinato ma non decade

Stop al Reddito di Cittadinanza se chi lo percepisce viene assunto a tempo determinato, ma solo per la durata del contratto di lavoro. Lo prevede un emendamento alla Manovra 2020, a firma della senatrice del M5S Antonella Campagna, componente della commissione Lavoro di Palazzo Madama, che introduce l’istituto della sospensione del Reddito di Cittadinanza, al posto della decadenza stabilita dalla legge sul Rdc in vigore.

«Grazie a questo emendamento, il beneficio viene 'congelato' - afferma Campagna, dopo il via libera in commissione Bilancio del Senato - per essere ripristinato quando chi lo percepisce torna in possesso dei requisiti indicati dalla legge e cioè la condizione di inoccupazione o disoccupazione». «Di fatto - spiega la senatrice - interveniamo per snellire le procedure burocratiche, rendendole più efficienti e tutelando chi alla scadenza del contratto riacquista lo status di disoccupato. Con questa piccola modifica incoraggiamo i percettori di Rdc ad accettare le offerte di lavoro loro proposte, non a rifiutarle perchè non le reputano convenienti e temono di perdere il beneficio».

La modifica, contenuta nell’articolo 39 bis del ddl di Bilancio, recita: «Laddove il maggior reddito determini il superamento del valore del reddito familiare, il beneficio economico è sospeso per la durata dell’attività lavorativa che ha prodotto l’aumento del valore del reddito familiare. La prestazione comunque decade laddove il superamento del valore del reddito familiare sussista anche dopo il 31 dicembre dell’anno in cui si è verificato».

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