Governo nazionale al lavoro per poter definire con certezza le misure da introdurre nel cosiddetto "Decreto Aprile", nell'ambito degli aiuti per l'emergenza Coronavirus. Fra i provvedimenti al vaglio anche l'attesissimo Reddito di emergenza (Rem) che potrebbe dare una boccata d'ossigeno a un milione di famiglie, circa due milioni e mezzo di italiani, che ne potrebbero beneficiare per un periodo compreso fra due e tre mesi.
Ma sono molti i capitoli su cui ancora manca la quadra in maggioranza: se è vero che ci sarà un "sussidio temporaneo" per chi non ha nessun altro introito o aiuto pubblico e non può accedere al Reddito di cittadinanza, ancora non è stata definita la platea cui rivolgersi né se sarà l'Inps a gestire il nuovo Rem o se la regia sarà demandata ai Comuni.
Gli enti locali dal canto loro premono per avere più risorse, visti i buchi da 8-10 miliardi tra Province e Comuni per i quali i 3 miliardi e mezzo promessi dal governo sono solo un palliativo. Il "30%" delle risorse aggiuntive sarà anticipato subito, prova a rassicurare Gualtieri.
Per il Reddito di emergenza la somma messa a disposizione dovrebbe aggirarsi sul miliardo, con la previsione di due scaglioni di reddito, lasciando fuori dunque chi già percepisce il Reddito di cittadinanza. Le previsioni parlano di una condizione primaria, ovvero quella di avere un Isee compreso tra i seimila e quindicimila euro per un single, rapportando poi eventuali aumenti in relazione ai componenti del nucleo familiare.
In definitiva, dunque, il beneficiari del Reddito di emergenza riceveranno 500 euro al mese per due mesi. Stando però alle previsioni degli esperti, i pagamenti potrebbero arrivare ad estate avviata, ovvero fra i mesi di giugno e luglio, in considerazione del fatto che si tratta di un nuovo capitolo di spesa. "Il Rem - spiega Marco Leonardi, consigliere del ministro dell’Economia - potrebbe servire anche a dare un sostegno a chi è in difficoltà nella stagione estiva".
Dovendo schematicamente sintetizzare, dunque, si potrebbero così riassumere:
A CHI SPETTEREBBE. Secondo la volontà del governo sarebbe destinato a un milione di nuclei familiari, circa 2,5 milioni di persone e avrebbe la durata di almeno due mesi, o comunque verrebbe erogato finchè c'è necessità come ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Verrebbero introdotte due soglie di reddito in base all'Isee per escludere chi già percepisce il reddito di cittadinanza e i ceti medi.
IMPORTI. Il reddito di emergenza dovrebbe andare da un minimo di 400 euro per chi è single e con Isee tra 6mila e 15mila euro, fino a un massimo di 800 euro per le famiglie numerose.
TEMPI. Se si dovesse raggiunge l'accordo nella maggioranza e il reddito di emergenza venisse inserito nel decreto aprile, il pagamento potrebbe slittare ai mesi di giugno e luglio.
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