Una misura contenuta nel decreto rilancio per le famiglie italiane che vogliono andare in vacanza ma dal provvedimento sembra esclusa la possibilità di spendere il bonus sui portali telematici.
Il tax credit per le vacanze delle famiglie "pare escludere l'utilizzo delle piattaforme digitali per il pagamento e quindi per beneficiare di questa misura. Esprimiamo il nostro dissenso a riguardo". A dirlo il country manager di Airbnb, Italy and South East Europe, Giacomo Trovato, in audizione in commissione Industria al Senato.
"Auspichiamo che l'esclusione delle piattaforme dalla misura possa essere eliminata", dice con riferimento al dl Rilancio. Inoltre, aggiunge, "la distribuzione di voucher vacanza alle famiglie da utilizzare in tutte le strutture ricettive ed alloggi ad uso turistico, sarebbe una misura più semplice".
Sulla stessa lunghezza d'onda il suo omologo di booking.com, Alberto Yates: nel decreto ci sono interventi "significativi e positivi per il turismo, primo tra tutti il bonus vacanza ma siamo dispiaciuti nel notare che vengono discriminate le persone che prenotano e pagano immediatamente sui portali telematici".
Nelle prenotazioni ci sono "leggerissimi, piccoli, segni di ripresa. Nel momento in cui ci sono date certe sull'allentamento del lockdown una ripresa c'è. Anche se - dice - non è 'sotto data' ma si guarda all'alta stagione".
Soddisfatto, invece, il ministro Dario Franceschini: un provvedimento che vale 2,4 miliardi.
COME FUNZIONA. La misura prevede un contributo fino a 500 euro per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale in alberghi, campeggi, villaggi, bed and breakfast. Possono chiedere il contributo le famiglie con un reddito Isee fino a 40 mila euro.
A CHI SPETTA. L'importo è modulato in base alla numero dei componenti del nucleo familiare: 500 euro per le famiglie composte da 3 o più soggetti, 300 per le famiglie di due persone e 150 per le famiglie di 1 persona.
I TEMPI. Il contributo potrà essere speso dal 1 luglio al 31 dicembre 2020. L'80% sarà uno sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura, il restante 20% come detrazione dall'imposta sul reddito.
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