Mezzo milione di italiani hanno già ricevuto il Reddito di emergenza. Un dato che arriva dall'Inps e dalla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
"Al 30 giugno 2020 - rileva l'istituto di previdenza - risultano 209mila i nuclei percettori di almeno una mensilità di Reddito di emergenza, con 518mila persone coinvolte e un importo medio mensile di 572,48 euro".
Alla stessa data le famiglie richiedenti la misura risultano essere 455 mila. Nel dettaglio, al 46% di queste è stato erogato il beneficio, al 49% (223mila) è stato respinto mentre il restante 5% (23mila) è in attesa di definizione della domanda. La misura è stata istituita per dare sostegno alle famiglie in difficoltà a causa dell'epidemia.
A fine giugno l'Inps "ha erogato il Reddito di emergenza a 209mila nuclei familiari - scrive la ministra Catalfo su Twitter -. Ciò significa che oltre 500mila persone hanno ricevuto un sostegno concreto grazie a questa misura che abbiamo introdotto col Decreto Rilancio. Ora avanti con la riforma degli ammortizzatori sociali".
La domanda per il Reddito di emergenza (Rem) va presentata esclusivamente per via telematica tramite: il sito dell’Inps (accedendo con SPID, credenziali Inps, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta di identità elettronica); i patronati (Cisl, ecc.); i centri di assistenza fiscale (Cisl, ecc.). La domanda, quindi, si può presentare entro il 31 luglio mentre il precedente termine era il 31 giugno.
Non possono richiedere il Reddito di emergenza le seguenti categorie: tutti coloro che hanno ricevuto una delle indennità previste dal Decreto Cura Italia; chi è titolare di pensione diretta o indiretta, ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità; chi ha un rapporto di lavoro dipendente, la cui retribuzione lorda sia superiore alla soglia massima di reddito familiare chi è percettore di Reddito/Pensione di Cittadinanza.
Il Rem va da un minimo di 400 euro mensili nel caso della scala di equivalenza 1 e fino a 840 se il nucleo comprende un componente disabile e rientra nella scala di equivalenza 2,1. Il reddito di emergenza vale per due mensilità.
Inps e Agenzia delle entrate verificheranno i requisiti del nucleo familiare e, qualora emerga che il Rem non spetta, lo revocano e quanto indebitamente percepito deve esser restituito con applicazione delle sanzioni del caso.
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