Un bonus «salva ristoranti» da circa 5000 euro a fondo perduto diretto ai 180mila esercizi pubblici della ristorazione al fine di garantire un’immediata iniezione di liquidità nel sistema, favorire i pagamenti delle prime settimane di riapertura e sostenere l’acquisto di prodotti agroalimentari italiani. E’ la proposta della ministra della Politiche agricole, Teresa Bellanova, nell’ambito delle azioni da prevedere nel prossimo decreto di sostegno ai settori economici e produttivi.
Una misura urgente, da finanziare con un Fondo ad hoc da 1 miliardo, a sostegno del settore Ho.re.ca (Hotellerie-Restaurant-Café), colpito drammaticamente dalla crisi-covid, con ricadute pesanti sull'intera filiera agroalimentare, soprattutto nei segmenti d’eccellenza L’ipotesi era già stata avanzata nel corso del Tavolo con la ristorazione, voluto dalla ministra Bellanova e dal ministro Patuanelli, il 29 maggio scorso.
La filiera agroalimentare italiana, ha detto all’Ansa la ministra Bellanova, «deve essere considerata nella sua prospettiva ampia: dal lavoratore agricolo al consumatore. In questa ottica il settore ho.re.ca rappresenta un anello cruciale, direi determinante, considerata soprattutto la quota significativa di prodotto agroalimentare nazionale, inclusi vini e bevande, che viene assorbita da ristoranti e pizzerie, e che influisce in modo rilevante sui segmenti di eccellenza delle nostre produzioni. L’emergenza Covid-19 e la prolungata chiusura di gran parte di questi esercizi ha determinato uno stress che si ripercuote su tutti i soggetti economici coinvolti nel sistema agroalimentare».
E’ necessario, ha aggiunto Bellanova, «favorire il più possibile la fase di mantenimento in vita degli esercizi di ristorazione con una misura immediata che inietti liquidità per poter mettere queste imprese nelle condizioni di riattivare rapidamente le forniture di alimenti e che potenzi quanto già previsto nel Decreti Liquidità e Rilancio. Ecco dunque la proposta di un Fondo ad hoc, per un Bonus Filiera Italiana». La proposta è stata accolta con favore dalle associazioni di categoria. «Una misura importante - rileva Coldiretti - per garantire un’immediata iniezione di liquidità nel sistema». Sulla stessa linea Confagricoltura che la definisce "un’operazione necessaria» a «dare ossigeno a un intero comparto, quello della ristorazione, che esalta il meglio della produzione agricola ed è fiore all’occhiello del Made in Italy».
Per Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe-Confcommercio, l'iniziativa «ha un valore simbolico perché testimonia finalmente l’attenzione delle istituzioni ad un comparto troppo spesso sottovalutato, nonostante sia fondamentale per le filiera turistica e per quella agro-alimentare». Soddisfazione anche dall’associazione italiana Ambasciatori del Gusto (che raccoglie top chef, imprenditori e comunicatori del comparto Ho.re.Ca), per una proposta che «abbiamo più volte sollecitato e sostenuto. Ciò dimostra con chiarezza che l'agricoltura non può prescindere dalla ristorazione, essendone il fulcro. Chiediamo a tutto il governo e al Presidente Conte di appoggiare questa iniziativa». (ANSA).
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