
Il bonus matrimonio 2021 non passa per gli sposi, ma arrivano aiuti aggiuntivi per le imprese del settore wedding. Nuovi contributi a fondo perduto, strutturati su tre diversi binari, indennità per gli stagionali, rifinanziamento del reddito di emergenza, fondi per le partite Iva e rafforzamento del bonus prima casa a favore dei giovani under 36. Il decreto Sostegni bis porta con sé una dote di 40 miliardi a favore dell’economia danneggiata dall’emergenza Covid, ma anche una serie di modifiche approvate alla Camera dopo le tensioni nate intorno allo sblocco dei licenziamenti, oggetto di accelerazioni e retromarce fino alla soluzione di compromesso trovata inglobando tra gli emendamenti il decreto approvato il 1 luglio dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento passa ora al Senato blindato, in vista della scadenza del 24 luglio.
La soglia di fatturato per accedere ai contributi a fondo perduto sale da 10 a 15 milioni di euro. Le risorse stanziate sono pari a 529 milioni di euro per il 2021. Aumenta di 40 milioni per il 2021 il fondo per il sostegno delle attività economiche obbligate a chiudere per il Covid.
Aiuti aggiuntivi arrivano al wedding (anche se non passa il bonus sposi), al settore degli eventi, alle mense e alle concerie che avranno 5 milioni ad hoc. Viene creato un fondo da 100 milioni per la ristorazione collettiva, altri 50 milioni andranno al settore fiere e 60 milioni al Terzo settore. Per la montagna arrivano 30 milioni da destinare alla sicurezza e all’innovazione tecnologica di piste da sci e impianti di risalita.
«La decisione del governo di stanziare, su proposta di Italia Viva, delle risorse a sostegno degli operatori nel settore degli eventi e della ricettività è un riconoscimento giusto e doveroso per una realtà dell’economia italiana colpita in modo particolarmente duro dall’epidemia». Lo dichiara Giuseppina Occhionero, deputata di Italia Via, a proposito dell’emendamento al Dl Sostegni bis a sua firma. «L'erogazione di contributi a fondo perduto per un importo complessivo di 60 milioni di euro per il 2021 a favore delle imprese operanti nei settori del wedding, intrattenimento e dell’Horeca (Hotellerie-Restaurant-Catering) offrirà al comparto uno strumento per attenuare i danni prodotti dalla sospensione dei flussi turistici, permettendo in questo modo a tante imprese di intercettare la domanda garantita dalla ripresa dell’attività turistica», conclude.
Le modalità e i criteri per poter fruire dell’agevolazione saranno poi definiti entro trenta giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto sostegni Bis.
I professionisti del settore wedding (imprese o professionisti con Partita IVA, operanti nel settore della ristorazione collettiva o del wedding) potranno accedere ad un contributo a fondo perduto pari al 30% della differenza tra il reddito 2019 e il reddito 2020. A chi ha aperto l'attività dopo l'1 gennaio 2019, invece, spettano 5mila euro.
Con un'autocertificazione l'indicazione del proprio codice ATECO.
© Riproduzione riservata
Contribuisci alla notizia: