A prevalere oggi a Mosca sono le preoccupazioni per le conseguenze sull'economia russa delle sanzioni occidentali già decise o attese per l’invasione dell’Ucraina. La Banca centrale ha cercato di frenare la caduta del rublo quasi raddoppiando il tasso d’interesse dal 10,5% al 20%. Ma nonostante ciò la moneta nazionale è sprofondata al minimo storico ( -30% su dollaro e -28% su euro). Il dollaro ha sfondato la barriera psicologica dei 100 rubli, mentre l’euro è arrivato a quota 113.
La Banca centrale della Russia ha annunciato che oggi la Borsa di Mosca resterà chiusa. Lo riporta l'agenzia Bloomberg. In mattinata la banca centrale ha ritardato di tre ore le contrattazioni del rublo e si era riservata di decidere sull'apertura dei mercati. Intanto continuano anche in Russia le proteste contro la guerra, di cui danno notizia anche i media non di opposizione. Il quotidiano Kommersant scrive che dal primo giorno della "operazione militare speciale in Ucraina» in Russia hanno luogo manifestazioni di protesta, il culmine delle quali è stato raggiunto ieri in coincidenza con l’anniversario dell’omicidio del politico d’opposizione ed ex vice primo ministro della Russia Boris Nemtsov. Secondo il progetto per i diritti umani Ovd-Info solo a Mosca ieri sono state fermate più di mille persone, mentre in tutta la Russia, negli ultimi giorni sono stati fermati più di 5 mila manifestanti.
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