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Nuovo decreto: che cos'è il fringe benefit e perchè la Meloni lo paragona ad una tredicesima

Il Dl Aiuti quater approvato dal Consiglio dei ministri prevede l’innalzamento nel 2022 del tetto dell’esenzione fiscale dei cosiddetti fringe benefit aziendali fino a 3mila euro (verificare durata della misura). Si tratta di una misura di welfare aziendale che punta a rendere più pesanti gli stipendi dei lavoratori, attraverso il rimborso anche delle utenze (acqua, luce e gas).

Meloni: "E' una sorta di tredicesima"

"C'è una norma che noi interpretiamo a sostegno del pagamento dei prezzi dell’energia". Lo ha detto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa stamattina parlando dell’estensione dei fringe benefit che "il datore può aggiungere in busta paga che è esentasse e che è una sorta di tredicesima detassata per aiutare i lavoratori a pagare le bollette".

Lo scetticismo di Confindustria

Il tema del contante «non lo considero un problema per noi, le imprese pagano e ricevono con bonifico», invece, sui fringe benefit, il premio fino a 3.000 euro esentasse che le imprese possono concedere ai dipendenti, si sta «spostando la palla nel campo delle imprese mettendole in difficoltà, senza affrontare il problema del taglio delle tasse del costo lavoro». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo a Porta a Porta su Rai 1 spiegando che questo «crea conflittualità nelle relazioni industriali, una cosa che invece in questo momento è da evitare».

«Il Governo si deve assumere la responsabilità della volontà di tagliare le tasse sul costo del lavoro», ha incalzato ancora Bonomi spiegando che se l’obiettivo dell’esecutivo è «davvero mettere i soldi in tasca agli italiani sotto i 35 mila euro bisogna tagliare le tasse sul lavoro. Vediamo se in Legge di Bilancio si troveranno risorse per fare invece interventi che non siano il taglio delle tasse sul lavoro: ho sentito che si vuole fare un intervento sulle pensioni», ma «o si fa una riforma organica, altrimenti fare quota 41 o 42 comporta un impiego molto forte» così come richiede risorse fare la flat tax. Secondo il leader degli industriali quindi «bisogna essere coerenti, capisco la legittima aspirazione di chi ha vinto le elezioni di voler rispondere rispetto alle promesse elettorali, però c'è tempo e modo per farlo».

La circolare dell'Agenzia dell'Entrate

Pochi giorni fa, l'Agenzia dell'Entrate aveva, attraverso una circolare, ricordato che le somme si aggiungono al bonus benzina da 200 eurogià previsto. Ed era stato lo stesso decreto Aiuti bis ad aver innalzato per il 2022 fino a 600 euro (al posto degli ordinari 258,23 euro) il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti beni e servizi esenti da imposte. Oltre all'aumento della somma è stata peraltro allargata la lista delle voci ammesse all'agevolazione e per l'anno 2022 sono state incluse tra i fringe benefit anche le somme erogate per il pagamento delle bollette domestiche.

La circolare dell'agenzia delle entrate ha specificato che per utenze domestiche si intendono quelle relative a immobili ad uso abitativo di proprietà o presi in affitto dal dipendente o dai suoi familiari, a prescindere dal fatto che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio. Le bollette rimborsabili possono essere intestate non solo al dipendente ma anche ai familiari, oppure al condominio, come nel caso delle bollette di riscaldamento o di quelle dell'acqua. Per chi ha casa in affitto il rimborso spetta anche per le bollette intestate al proprietario di casa, ma per contratto dovute dall'inquilino.

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