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Scuola, ufficiale il nuovo contratto nazionale: 124 euro al mese in più. In bilancio fondi aggiuntivi per 500 milioni

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha formalmente approvato il rinnovo del Ccnl Istruzione e Ricerca frutto dell’accordo tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e le parti sociali. "Sono soddisfatto, siamo riusciti a mantenere l’impegno che avevo preso personalmente coi sindacati di portare l’approvazione del contratto in questo CdM, per sbloccare entro Natale gli arretrati, che ammonteranno a una voce media di oltre 2000 euro per dipendente, e implementare gli aumenti di stipendio, che ammonteranno a regime a una voce media di 124 euro in più a mensilità", dichiara il ministro Giuseppe Valditara. "Questo contratto riguarda oltre 1 milione e 200mila lavoratori del comparto scuola ed è senz'altro il più importante e quello che prevede gli incrementi maggiori da parecchio tempo. La valorizzazione dei docenti è stata da subito una missione chiara di questo Ministero: non c'è Merito senza Dignità".

In manovra di bilancio 500 milioni in più

"Per quanto riguarda l’impianto complessivo della manovra, va inserito in un contesto emergenziale, all’interno del quale 21 miliardi su 35 sono stati destinati al contrasto del caro energia, per sostenere concretamente il ceto medio aggredito dalla crisi e le famiglie, tra cui naturalmente anche quelle degli insegnanti», continua il Ministro. «In questa situazione, l’attenzione del governo al sistema dell’istruzione non è tuttavia venuta meno: siamo infatti riusciti ad ottenere circa 500 milioni di incremento tabellare per il comparto scuola. Queste risorse riguardano degli snodi fondamentali, tra cui il Fondo Funzionamento delle Istituzioni Scolastiche, l’edilizia scolastica, le spese per il reclutamento del personale, le supplenze, il sistema delle scuole paritarie, il trasporto disabili e il contrasto al cyberbullismo».

«Di fronte alla crisi energetica, all’emergenza bollette e al Pil che segna uno 0,3% tendenziale per il 2023, rispetto al +6% del momento in cui venne varata la scorsa legge di bilancio, considero estremamente positivi il rinnovo del contratto a condizioni migliorative e l’incremento di risorse ottenuto senza alcun taglio. La scuola è e deve sempre più essere un asse strategico dello sviluppo del Paese», conclude il ministro.

Assegnati 500 milioni agli ITS

«Il tema dell’istruzione tecnico-professionale è strategico, io contesto coloro che hanno auspicato la liceizzazione di tutto il sistema formativo italiano, è una sciocchezza. Abbiamo la necessità di completare il percorso iniziato con la riforma degli Its, e renderla una istruzione di serie A e non B» ha affermato il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, nell’intervento al convegno sul futuro della scuola organizzato dall’Associazione Nazionale Presidi. Il ministro ha ricordato che «la scorsa settimana, con il consenso unanime di tutte le Regioni, abbiamo risolto la questione dello stanziamento di 500 milioni di euro per i laboratori degli Its. E’ stata una risposta rapida che abbiamo voluto dare al mondo della formazione e della scuola»

Merito, non discrimina ma combatte il classismo

«Spiego che cos'è questo merito, così facciamo chiarezza anche su tante polemiche. Per me è qualcosa che riguarda l’ascensore sociale, prima in Italia l’ascensore sociale funzionava, dal '75 questo ascensore sociale è bloccato. Allora noi dobbiamo valorizzare i talenti perché i ragazzi abbiano un futuro. Merito - ha aggiunto - non è qualcosa di discriminante ma combatte una società di fatto classista».

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