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Annunci di lavoro senza indicare lo stipendio: arriva lo stop dell'Unione Europea

Le informazioni dovranno essere indicate nell’annuncio di lavoro o altrimenti fornite al candidato prima del colloquio di lavoro.

Il Parlamento Europeo ha votato a favore della direttiva che introduce le misure di trasparenza salariale. Tra i motivi quello di rafforzare l'applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne. Nell’articolo 5 che riguarda nello specifico la trasparenza sulla retribuzione, si specifica inoltre che il datore di lavoro non può chiedere ai potenziali dipendenti informazioni che riguardano retribuzioni precedenti.

Mentre chi si candida per ottenere un'occupazione avrà il diritto di ricevere dal potenziale datore di lavoro informazioni sul livello retributivo, sulla base di criteri oggettivi e neutri sotto il profilo di genere. Le informazioni dovranno essere indicate nell’annuncio di lavoro o altrimenti fornite al candidato prima del colloquio di lavoro.

I paesi membri dell'UE hanno 3 anni per implementare la direttiva nelle leggi nazionali. Sarà così vietato il segreto salariale: le norme stabiliscono infatti che non dovranno esserci clausole contrattuali che impediscano ai lavoratori di divulgare informazioni sulla loro retribuzione o di chiedere informazioni in merito ad essa o alla retribuzione di altre categorie di lavoratori.

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