Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Auto quanto mi costi! 26mila euro per comprarla nuova. Boom dei prezzi anche per l'usato

Acquistare una automobile nuova in Italia è sempre più difficile, e non solo a causa dei lunghissimi tempi di attesa: anche i listini delle autovetture sono saliti vertiginosamente, al punto che oggi il prezzo medio di un’auto supera nel nostro paese i 26mila euro.

Lo afferma Assoutenti, che ha realizzato uno studio mettendo a confronto i listini praticati dalle case automobilistiche. Nel 2013 per acquistare una autovettura nuova si spendevano in media in Italia 18mila euro, cifra salita oggi a 26mila euro con un aumento spropositato del +44,4% in appena 10 anni - analizza Assoutenti - Secondo gli ultimi dati Istat, a marzo i prezzi delle auto nuove sono saliti del +6,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Alla base di tali rincari, sia l’avvento delle auto elettriche sul mercato, i cui costi elevati hanno alzato la media, sia la crisi delle materie prime, dai microchip alla componentistica, materiali sempre più rari e costosi che hanno determinato uno tsunami nel settore alterando i listini al pubblico.

«Se da un lato si spingono gli italiani a rinnovare il parco auto optando per vetture meno inquinanti, dall’altro acquistare una nuova vettura è sempre più proibitivo, a causa di prezzi in costante crescita e di tempi di attesa infiniti che scoraggiano gli utenti - spiega il presidente Furio Truzzi - La crisi delle materie prime ha avuto ripercussioni enormi sul settore, ma i costi di tale situazione sono stati scaricati sui consumatori finali i quali, ancora una volta, si ritrovano a pagare il prezzo di una crisi globale. Crediamo che il Governo debba contrastare l’esplosione dei listini delle auto studiando una seria politica di incentivi per il settore, senza limitare gli aiuti solo all’elettrico, in modo da sostenere chi decide di cambiare l’automobile passando a modelli meno inquinanti», conclude Truzzi.

Boom dei prezzi per le auto usate, +30% in tre mesi

Complici i tempi di attesa infiniti per la consegna delle auto nuove, il mercato delle auto usate in Italia è «letteralmente impazzito, facendo impennare i listini praticati al pubblico. Prima la crisi dei microchip, poi quella dei semiconduttori, unitamente ai problemi logistici legati alla carenza di bisarche e di autotrasportatori e all’aumento dei listini (il prezzo medio attuale di una autovettura è pari a 26mila euro), hanno allungato a dismisura i tempi di consegna delle auto nuove, al punto che oggi l’attesa supera con facilità i 12 mesi».

Lo afferma Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane. «Chi ha impellente necessità di acquistare una vettura, o di cambiare quella che già possiede, deve così rivolgersi al mercato dell’usato dove i prezzi, proprio in ragione della maggiore domanda (372.696 trasferimenti di proprietà solo a gennaio, +7,8% su base annua) sono schizzati alle stelle: nel 2022 i prezzi delle auto di seconda mano hanno subito un rincaro medio del 24%, fenomeno che prosegue anche nel 2023, al punto che nei primi 3 mesi dell’anno l’aumento dei listini si aggira attorno al +30%. In questa situazione vi sono ulteriori enormi rischi per gli automobilisti e per i consumatori che si affacciano a tale mercato: il primo è legato evidentemente ai prezzi di acquisto superiori rispetto al passato, il secondo, di segno nettamente opposto - denuncia Federcarrozzieri - è determinato, in caso di sinistro, dalla insufficiente liquidazione dei danni da parte delle compagnie di assicurazioni. In caso di incidente stradale, furto, atti vandalici e in generale di eventi coperti da polizza assicurativa le compagnie, per la quantificazione degli indennizzi da riconoscere agli assicurati, fanno sistematicamente ricorso ai parametri indicati nei database Eurotax e Quattroruote Professional, i quali assegnano un valore all’automobile a seconda del modello, dell’anno di immatricolazione, dei km percorsi, ecc. Tali parametri, tuttavia, forniscono valori ben inferiori rispetto al reale valore commerciale di mercato delle auto rilevato ad esempio dai sistemi Autoscout o Autouncle, le più grandi piattaforme online in Europa per il mercato automotive».

«Il disallineamento a danno degli automobilisti tra i valori dei cosiddetti 'listini ufficialì e quelli di mercato è un problema noto da tempo. - afferma Luigi Mercurio, presidente dell’Aiped, l’associazione italiana dei periti estimatori danni - Sul manuale che i periti assicurativi studiano per preparare l’esame di ammissione al ruolo da anni si precisa che i cosiddetti listini sono un punto di partenza per arrivare a determinare il valore di un auto e per farlo serve valutare il veicolo in concreto e fare ricerche di mercato». «Il rischio - denunciano Sonia Monteleone, responsabile settore assicurativo di Movimento Consumatori e Stefano Mannacio di Assoutenti - è che gli automobilisti che acquistano una vettura usata, pagandola oggi a prezzi elevatissimi, in caso di incidente verranno quindi liquidati con risarcimenti inferiori, sia rispetto al reale valore di mercato del mezzo, sia per l'applicazione di coefficienti di degrado ingiustamente penalizzanti». «In caso di sinistro - precisa ancora il presidente di Federcarrozzieri, Davide Galli - questa situazione rischia di modificare sensibilmente le scelte economiche dei consumatori i quali, in ragione della pretesa antieconomicità della eventuale riparazione, saranno indotti ad optare per la rottamazione di un auto che invece era legittimamente riparabile».

Caricamento commenti

Commenta la notizia