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Salario minimo, secondo i calcoli dell'Istat l'aumento medio all'anno sarebbe di 804 euro

Il limite minimo a 9 euro lordi, secondo i calcoli presentati dall’Istat in audizione alla Commissione lavoro della Camera, significherebbe aumenti per 3,6 milioni di rapporti (per 3 milioni di lavoratori)

Si tenta di nuovo la stretta sul provvedimento sul salario minimo in vista dell’attuazione della direttiva europea: in queste ore dovranno essere presentati gli emendamenti alla proposta di legge sul salario minimo e la giusta retribuzione che introduce la soglia di 9 euro lordi, ma è difficile che in questa legislatura il cammino del provvedimento non abbia nuovi intoppi. Il limite minimo a 9 euro lordi, secondo i calcoli presentati dall’Istat in audizione alla Commissione lavoro della Camera, significherebbe aumenti per 3,6 milioni di rapporti (per 3 milioni di lavoratori) con un aumento medio di 804 euro l’anno e un monte salariale che aumenterebbe di quasi 2,9 miliardi. Intanto sulla questione è intervenuto il Governatore della banca d’Italia, Ignazio Visco sottolineando la necessità che sia introdotto per quei lavoratori «non coperti dai contratti».

Visco non entra nel merito della cifra oraria ma avverte che "non deve essere troppo alto". Il tema dei salari è centrale soprattutto in un momento come questo di alta inflazione con il potere di acquisto che - sottolinea l’Istat - «arretra». Nel 2023 le retribuzioni contrattuali dovrebbero crescere del 2,5% a fronte di un’inflazione acquisita per l’anno che è al 6,1%. Se si fissasse il limite a 10 euro lordi l’aumento riguarderebbe circa 6 milioni di rapporti e 5,2 milioni di lavoratori con un aumento medio per rapporto di 1.069 euro annui. (6,4 miliardi di monte retributivo in più). La maggioranza sull'adozione del testo base sul salario minimo si è astenuta. Ma la ministra del Lavoro Marina Calderone ha ribadito l’intenzione di non introdurre il salario minimo per legge, ma di sostenere la contrattazione collettiva ricordando che nel nostro ordinamento la determinazione di una retribuzione adeguata non è rimessa alla legge ma alla libera negoziazione tra le parti sociali. La direttiva europea che dovrà essere recepita entro il 15 novembre 2024 e che punta a garantire condizioni dignitose, ha spiegato, «non intende istituire un meccanismo uniforme» sui salari minimi. Dall’opposizione il vice capogruppo del Pd alla Camera Toni Ricciardi sottolinea invece che si tratta di «una proposta di decenza» e che il problema vero non è che manca il lavoro ma che è sottopagato. «Per la metà degli italiani- ha detto - la cifra di 9 euro è ritenuta tecnicamente bassa e la cifra corretta sarebbe di 12 euro l'ora». Non è invece ancora calcolato l’impatto che l’introduzione del salario minimo legale potrebbe avere sul sommerso con i datori di lavoro che dovrebbero fronteggiare costi più alti e sulla disposizione a entrare nel mercato del lavoro. «La simulazione non tiene conto - avverte l’Istat - dei cambiamenti che il salario minimo potrebbe generare sulla domanda e sull'offerta e sulle scelte degli attori nel mercato del lavoro». Il provvedimento lascia comunque fuori il lavoro domestico, quello con le paghe contrattuali orarie più basse, sul quale si rinvia ad un regolamento adottato con decreto del ministero del Lavoro.

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