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Più tempo per il superbonus, Poste Italiane riapre ai crediti

Per le villette altri 3 mesi. 83 miliardi ammessi a detrazione

Poste riapre alle cessioni dei crediti di imposta, ma con specifici paletti. A quasi un anno dallo stop, deciso nella fase in cui il meccanismo aveva iniziato a scricchiolare sotto il peso del superbonus, la partecipata pubblica ha deciso di far ripartire il meccanismo per tutti i crediti cedibili. Una mossa che arriva all’indomani della decisione del governo di concedere più tempo a chi ancora può usufruire dell’agevolazione al 110%. L’incentivo intanto continua a correre: a fine luglio gli investimenti ammessi a detrazione sfiorano gli 83 miliardi. Poste riaprirà il servizio di acquisto dei crediti di imposta a partire dai primi giorni di ottobre. Lo sblocco tuttavia riguarderà esclusivamente le persone fisiche e sarà limitato alle cosiddette prime cessioni per un ammontare massimo di 50mila euro. L’annuncio è arrivato con una nota stringata, in cui la partecipata pubblica spiega che l’iniziativa è «in linea con le indicazioni del Governo che conferma il sostegno costante di Poste Italiane alle famiglie e al sistema Paese».

Era il novembre 2022 quando il gruppo guidato da Matteo Del Fante annunciava la decisione di sospendere il servizio di acquisto di crediti d’imposta. In quei giorni il meccanismo di cessione dei crediti stava mettendo in difficoltà altre partecipate e gran parte del sistema bancario per l’esaurimento dello spazio fiscale a disposizione. Di lì a poco sarebbe scattata la stretta decisa dal governo, dallo stop alla cessione e allo sconto in fattura fino alla riduzione dell’agevolazione al 90%.

Una novità arriva intanto per chi ha ancora l’incentivo pieno, cioè le villette con lavori già avanzati. Il governo ha infatti concesso tre mesi in più per completare i lavori. Per gli edifici unifamiliari unità immobiliari indipendenti che al 30 settembre 2022 avevano raggiunto almeno il 30% dei lavori, il termine per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110% era al momento fissato al 30 settembre: ma nel decreto asset approvato ieri sera dal consiglio dei ministri il termine è stato prorogato al 31 dicembre 2023. Continuano intanto a crescere intanto i lavori effettuati col superbonus. Secondo gli ultimi dati dell’Enea al 31 luglio gli investimenti ammessi a detrazione sono saliti a 82,996 miliardi, su un totale di investimenti (comprese le somme non ammesse a detrazione) di 84,326 miliardi. L’onere a carico dello Stato, relativo alle detrazioni maturate per i lavori conclusi, è pari a 74,215 miliardi, su un totale di investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione di 67,854 miliardi.

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