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L'inflazione frena al 5,5% ma la spesa è più cara

Occupati in calo a luglio. Parte il Supporto formazione e lavoro

Rallenta ancora l’inflazione: ad agosto la corsa dei prezzi si ferma al +5,5% annuo, scendendo dal +5,9% del mese precedente. In frenata, ma ancora su livelli molto più elevati, il carrello della spesa che segna un +9,6%. Gli ultimi dati Istat confermano la fase di decelerazione dell’inflazione in Italia, mentre nell’eurozona resta stabile al 5,3%, con i beni alimentari che trainano i rincari. Un andamento che continua a pesare sul potere d’acquisto e sui consumi delle famiglie, è l’allarme che rilanciano le associazioni che chiedono interventi per sostenere le buste paga e calmierare i listini. Ombre sul mercato del lavoro: cala, dopo sette mesi di crescita, l’occupazione a luglio rispetto al mese precedente, con la discesa di tutti i contratti ma soprattutto a termine. Risale il tasso di disoccupazione totale (al 7,6%, mentre quello giovanile scende al 22,1%) e aumentano coloro che non hanno e non cercano un lavoro.

Rispetto ad un anno prima, il fronte degli occupati continua comunque a registrare numeri positivi. Fronte che da domani primo settembre vedrà il via alla nuova piattaforma per l’incrocio di domanda e offerta e al Supporto per la formazione e il lavoro, il primo strumento post Reddito di cittadinanza. A luglio, nell’ultimo mese prima dello stop per i nuclei che ne hanno beneficiato per sette mensilità nel 2023 e non hanno componenti disabili, minori o over 60, le famiglie con il Reddito o la Pensione di cittadinanza risultano poco meno di 1,4 milioni, con circa 564 euro medi. Ora parte la nuova fase: gli ex percettori fra i 18 e i 59 anni potranno accedere alla nuova misura Sfl e presentare la domanda direttamente sul sito Inps o tramite i patronati. Dopodiché saranno trasferiti in automatico alla nuova piattaforma Siisl, accedere quindi ai corsi di formazione e alle offerte di lavoro. Il mercato deve intanto fare i conti con il primo calo mensile dell’occupazione da fine 2022: a luglio diminuisce di 73mila unità rispetto al mese precedente. Il numero degli occupati scende a 23milioni 513mila, pur rimanendo superiore di 362mila a quello di luglio 2022. Il calo mensile riguarda dipendenti (-70mila) e autonomi (-3mila), ma coinvolge solamente la fascia de i 25-49enni. E guardando il tipo di rapporto, diminuiscono soprattutto i dipendenti a termine (-62mila). Positiva la discesa dell’inflazione. Ad agosto i prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registrano un aumento dello 0,4% su base mensile e del 5,5% su base annua.

La decelerazione si deve tra l’altro al rallentamento dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (a +5,7%), che comprendono carburanti, gas e luce a mercato libero, degli Alimentari non lavorati (+9,2%) e lavorati (+10,1%). Dati che tuttavia confermano la crescita «stellare», come dicono i consumatori, dei prezzi della spesa, a partire da cibo e bevande. Solo per gli alimentari una famiglia con due figli spende 777 euro in più all’anno, calcolano Assoutenti e Unc, parlando di un calo «con il contagocce». Federconsumatori teme i rincari in agguato in autunno. Anche per Confesercenti «il processo di rientro è ad un ritmo ancora lento» e prosegue l’erosione del potere d’acquisto delle famiglie, che comporterà «una forte frenata» dei consumi. Confcommercio sottolinea comunque «i segnali confortanti» dal versante inflazione e l’aspettativa secondo cui ad ottobre potrebbe calare in maniera più significativa. Alla vigilia dei dati sul Pil nel secondo trimestre dell’anno, dai servizi arriva un dato negativo: dopo nove trimestri di aumento, si registra un calo del fatturato dei servizi (-0,5%) rispetto ai tre mesi precedenti. Resta invece positiva, per il decimo trimestre consecutivo, la variazione annua (+2,8%), seppure, sottolinea l’Istat, in marcato rallentamento.

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