Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

L'Italia riaccende il nucleare, al via la piattaforma per la ricerca

Salvini, dureremo 10 anni e saremo noi a riavviare la produzione

L’Italia riaccende i riflettori sul nucleare. A Cernobbio, in chiusura del Forum Ambrosetti, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin annuncia la convocazione al ministero per il prossimo 21 settembre di istituzioni e imprese per la prima riunione della 'Piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile'. «Si tratta della scelta di rendere palese quello che deve essere un impegno dello Stato sulla ricerca, la sperimentazione e l’implementazione della conoscenza che abbiamo già nel settore del nucleare - spiega - e coinvolge molti attori pubblici che hanno mantenuto questa conoscenza a partire da Enea e le nostre grandi imprese».

«Siamo impegnati sulla fusione nella sperimentazione con diversi accordi a livello internazionale e poniamo il massimo della attenzione alla fissione di quarta generazione, che significa anche la valutazione degli small reactor che nell’arco di dieci anni potranno essere una opportunità per il Paese. Ma sarà dice Pichetto - il prossimo governo ad occuparsi di questo».

Una passaggio di consegne che non trova concorde Matteo Salvini. Il ministro delle infrastrutture che nella scaletta degli interventi segue proprio il responsabile all’Ambiente, prende la parola e incalza da subito sul tema correggendo il collega bonariamente. «L'impegno è che questo esecutivo sia un esecutivo di legislatura che arrivi alla fine di questi 5 anni e se ben abbiamo lavorato, conto che ci saranno altri cinque anni successivi. La prima produzione di nucleare, quindi, potrà essere inaugurata da questo governo», afferma Salvini, ritenendo anche che «l'Italia debba, entro quest’anno, riavviare la propria partecipazione» alla ricerca.

La piattaforma costituirà il soggetto di raccordo e coordinamento tra tutti i diversi attori nazionali che a vario titolo si occupano di energia nucleare, sicurezza e radioprotezione, rifiuti radioattivi, sotto tutti i profili. In particolare, si punta allo sviluppo di tecnologie a basso impatto ambientale e a elevati standard di sicurezza e sostenibilità. Inoltre l’attività della piattaforma, coordinata dal ministero con il supporto di Rse (Ricerca sul Sistema Energetico), la società controllata dal Mef che si occupa della ricerca sull'intera filiera elettroenergetica, e di Enea, sarà finalizzata anche a rafforzare il contributo dell’Italia nella ricerca e nell’alta formazione universitaria con corsi di laurea, laurea magistrale e dottorati di ricerca. Prevista anche la cooperazione e la partecipazione a livello europeo e il coordinamento dei progetti e delle attività a livello nazionale tra Università ed enti di ricerca.

Caricamento commenti

Commenta la notizia