Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La lettera dei milionari al G20: "Tassate noi super-ricchi"

L’accumulo di ricchezza estrema da parte degli individui più ricchi del mondo è diventato un disastro economico, ecologico e in termini di diritti umani, che minaccia la stabilità politica nei paesi di tutto il mondo

epa10498343 A handout photo made available by Russian Foreign Ministry press service shows Russian Foreign Minister Sergei Lavrov (C) attending the G20 Foreign Ministers Meeting in New Delhi, India, 02 March 2023. The G20 foreign ministers met in New Delhi under India's G20 Presidency. EPA/RUSSIAN FOREIGN MINISTRY PRESS SERVICE / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Anche i super ricchi vogliono piangere. Chiedono di pagare più tasse in un nuovo appello che riunisce quasi 300 milionari, economisti di fama mondiale e politici. In vista del G20 che si terrà in India dal 9 settembre, una lettera aperta ai leader torna a chiedere un accordo internazionale sulla tassazione dei grandi patrimoni. Da oltre dieci anni organizzazioni come i Patriotic Millionaires si battono per un sistema fiscale meno vantaggioso per i ricchi come loro e una riduzione del divario con i poveri.

Intanto i mega-patrimoni continuano a crescere: quelli dei miliardari sono addirittura raddoppiati nell’arco di un decennio fino a raggiungere 11.800 miliardi di dollari, sotto lo sguardo spesso benevolo del fisco. Risorse colossali spesso passano di generazione in generazione senza pagare alcuna imposta di successione. Con le regole attuali, metà dei milionari del mondo potrà trasferire, esentasse, una ricchezza pari a 5 mila miliardi di dollari ai propri eredi. E anche le imposte patrimoniali in vigore contribuiscono in minima parte alle entrate fiscali, su scala globale. Per ogni dollaro di gettito, solo 4 centesimi provengono dalle patrimoniali.

«Cari leader del G20, l’accumulo di ricchezza estrema da parte degli individui più ricchi del mondo è diventato un disastro economico, ecologico e in termini di diritti umani, che minaccia la stabilità politica nei paesi di tutto il mondo», è l'incipit della lettera, che è promossa da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity.

Tra i firmatari ci sono l’ereditiera e filantropa Abigail Disney, gli ex premier di Romania, Croazia, Repubblica Ceca e Bulgaria, artisti come Brian Eno e Richard Curtis, l’ex presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite Maria Espinosa ed economisti come Gabriel Zucman, Joseph Stiglitz, Thomas Piketty, Jayati Ghosh, Kate Raworth, Jason Hickel e Lucas Chancel.

«Per la prima volta da decenni, - affermano i firmatari - la povertà estrema è in aumento e quasi due miliardi di persone vivono in Paesi in cui l’inflazione ha superato la crescita dei salari. Inoltre, si sta rapidamente esaurendo il tempo a disposizione per gli Stati per effettuare gli investimenti necessari a contenere l’aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come previsto dall’Accordo di Parigi».

«In campo - sottolineano - ci sono proposte autorevoli e condivise: trovate il coraggio di attuarle!». Secondo il presidente dei Patriotic Millionaires ed ex amministratore delegato di BlackRock, Morris Pearl, «il crescente divario tra ricchi e poveri ha destabilizzato l'economia globale, indebolito la coesione sociale e favorito l'affermarsi di proposte politiche estreme e populiste». «Come persona molto ricca, in rappresentanza di un’organizzazione di persone facoltose che la pensano come me, chiedo al G20 di tassarci», è il suo messaggio.

Caricamento commenti

Commenta la notizia