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Carburanti, il Tar del Lazio annulla il decreto sull'obbligo di esporre i prezzi

Annullato dal Tar del Lazio il decreto del ministero delle Imprese e del Made in Italy del 31 marzo scorso relativo alle «modalità dell’obbligo di comunicazione dei prezzi praticati dagli esercenti l’attività di vendita al pubblico di carburante». I giudici amministrativi, con una sentenza depositata oggi, hanno infatti accolto i ricorsi presentati da alcune sigle di società di gestione, tra cui la Fe.Gi.Ca. - Federazione Gestori Impianti Carburanti e Affini. "Il decreto impugnato - scrivono i giudici della quarta sezione - per i suoi contenuti, presenta tutti i caratteri di una fonte normativa. Ne discende la violazione delle norme procedimentali per la sua adozione», si rileva nel provvedimento, «essendo pacifico che, nel caso di specie, sono mancati sia la preventiva comunicazione al Presidente del Consiglio dei ministri, sia il parere preventivo del Consiglio di Stato». Per questo, afferma il Tar, «si deve concludere per la illegittimità del decreto» in questione.

Appello del governo al Consiglio di Stato

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato mandato all’Avvocatura dello Stato di proporre immediato appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione degli effetti della sentenza del Tar del Lazio, che prevede l’annullamento del decreto con il quale sono state stabilite le modalità dell’obbligo di comunicazione da parte degli esercenti dei prezzi dei carburanti. Lo comunica una nota. «La decisione del Tar si limita ad affrontare questioni procedurali e non pone in dubbio la sussistenza dell’obbligo previsto dalla legge in ordine all’esposizione del cartello», sottolinea il testo.

Dal Mimit: "Il cartello con i prezzi medi carburanti è efficace"

«La norma sull'esposizione del prezzo medio regionale dei carburanti ha ampiamente dimostrato la sua efficacia, nonostante le turbolenze geopolitiche, come dimostrato dalla continua e progressiva discesa dei prezzi che si protrae da oltre un mese», lo rimarca una nota del Mimit. Oggi i prezzi si attestano a 1,827 euro al litro per il gasolio e a 1,838 euro al litro per la benzina. Valutazioni in calo di circa 10 cent al litro rispetto a quelle del 10 ottobre scorso. «In questi mesi, in Italia il prezzo industriale di benzina e gasolio è stato inferiore a quello degli altri grandi Paesi europei».

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