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Maggiorazione Assegno unico e universale, ecco le istruzioni dell'Inps aggiornate a dicembre 2023

L'Inps ha pubblicato le Faq relative alla maggiorazione per l'Assegno Unico e Universale. L'Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie introdotta a decorrere dal 1° marzo 2022 dal Decreto legislativo 230/2021 (e successive modifiche) e attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’AUU è definito unico in quanto finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia massima prevista.

  1. A chi spetta la maggiorazione dell’Assegno Unico e Universale 

    La norma prevede diversi tipi di maggiorazione, che spettano al ricorrere di determinati requisitiLa maggiorazione spetta:
    -  per ciascun figlio successivo al secondo;  per ciascun figlio di età inferiore ad un anno;
    -  per nuclei con tre o più figli per ciascun figlio di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 43.240,00 euro
    -  per ciascun figlio con disabilità, fino al compimento del ventunesimo anno di età;
    -  per ciascun figlio con madre di età inferiore a 21 anni;
    - per ciascun figlio minore di genitori entrambi titolari di reddito da lavoro e, al ricorrere di determinate condizioni, ai nuclei vedovili;
    - per i nuclei familiari con quattro o più figli;
    - per i nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000,00 che abbiano percepito nel corso del 2021 l'Assegno per il nucleo familiare in presenza di figli minori, è prevista, al ricorrere di determinate condizioni, una maggiorazione compensativa di natura transitoria.
    - nei soli casi in cui spetta la maggiorazione compensativa di natura transitoria e nel nucleo familiare è presente un disabile, spetta un incremento in misura fissa di detta maggiorazione.

  2. A quanto ammonta la maggiorazione?La maggiorazione dell’importo dell’Assegno Unico e Universale varia secondo le tipologie dei nuclei familiari e del tipo di maggiorazione. Si precisa che il d.lgs. 230/2021 prevede che gli importi spettanti e le relative soglie ISEE vengano adeguati annualmente alle variazioni dell’indice del costo della vita ossia dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati. Per il 2023 gli importi spettanti a titolo di maggiorazione AUU sono i seguenti:
    -  per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione dell’importo pari a 91,90 euro mensili per un ISEE pari o inferiore a 16.215,00 euro. L’importo si riduce gradualmente fino a raggiungere un valore pari a 16,20 euro in corrispondenza di un ISEE pari o superiore a 43.240,00 euro (si veda Tabella allegata alla Circolare n. 41 del 07.04.23);
    - per ciascun figlio di età inferiore ad un anno l’importo dell’AUU, calcolato sulla base del valore ISEE, è incrementato nella misura del 50% fino al compimento del primo anno di vita del bambino;
    -- Per i nuclei familiari con tre o più figli, limitatamente ai figli di età compresa tra uno e tre anni, per livelli di ISEE fino a 43.240,00 euro (soglia rivalutata per l’anno 2023), spetta un incremento nella misura del 50% per ciascun figlio;
    - per ciascun figlio disabile, fino al compimento dei 21 anni gli importi spettanti a titolo di AUU (determinati secondo quanto previsto dalla normativa vigente) vengono maggiorati di una somma pari a 113,50 euro mensili in caso di non autosufficienza, a 102,70 euro mensili in caso di disabilità grave e a 91,90 euro mensili in caso di disabilità media;
    -  per le madri di età inferiore a 21 anni è prevista una maggiorazione fissa pari ad €. 21,60 per ciascun figlio;
    -  nel caso di nuclei familiari beneficiari di AUU con almeno quattro figli, la norma prevede una maggiorazione forfettaria pari a 150 euro mensili per nucleo;
    -  se entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro la maggiorazione prevista per ciascun figlio minore ammonta a 32,40 euro mensili per un ISEE pari o inferiore a 16.215,00 per poi ridursi gradualmente secondo gli importi indicati nella tabella allegata alla Circolare n. 41 del 07.04.23; per livelli di ISEE superiori a 43.240,00 euro detta maggiorazione non spetta;
    -  l’ammontare della maggiorazione compensativa di natura transitoria eventualmente spettante, prevista in favore dei nuclei familiari con ISEE non superiore a 25.000, che abbiano effettivamente percepito, nel corso 2021, l’ANF in presenza di figli minori verrà calcolata dall’INPS, secondo le modalità stabilite all’art. 5 del D.lgs. 230/2021; tale maggiorazione, eventualmente spettante, viene calcolata per intero nell’anno 2022, per 2/3 nell’anno 2023 e per 1/3 nell’anno 2024 fino a febbraio del 2025. A decorrere dal 1° marzo 2025 la maggiorazione non spetta più.
  3. Spetta in automatico o devo fare qualcosa?

Le maggiorazioni degli importi dell’Assegno Unico e Universale previste dalla norma non sono tutte automatiche, per alcune tipologie occorre compilare e/o spuntare l’apposito campo all’interno della domanda. I casi in cui, per ottenere la relativa maggiorazione, occorre fare specifica dichiarazione, compilando gli appositi campi sono i seguenti:
-  presenza di figlio disabile nel nucleo familiare;
-  avere un ISEE non superiore a 25.000 euro e che nel corso del 2021 il nucleo familiare ha percepito l’Anf in presenza di figli minori;
-  entrambi i genitori sono titolari di reddito da lavoro;
-  presenza nel nucleo familiare, secondo le regole ISEE, di eventuali ulteriori figli a carico non beneficiari di AUU.

  • Modifiche alla Domanda di AUU e ArretratiLa modifica apportata, inserendo la dichiarazione relativa ai genitori entrambi titolari di redditi da lavoro, non ha effetto retroattivo.
  • Diritto alla Maggiorazione per VedoviIl vedovo ha diritto a tutte le maggiorazioni previste dalla legge, ove spettanti. La maggiorazione per i genitori entrambi titolari di reddito da lavoro spetta al genitore vedovo, a partire dal primo giugno 2023, a condizione che al momento della presentazione della domanda l’altro genitore risulti deceduto da non più di 5 anni e al momento del decesso fosse lavoratore o pensionato, ferma restando la presenza degli altri requisiti per ricevere l’AUU. Si ricorda che la norma produce effetti esclusivamente sulle rate maturate a partire dal 1° giugno 2023, senza che sia altresì prevista la possibilità di riconoscere “somme a titolo di arretrati”.
  • Maggiorazione per Ragazze MadriLa ragazza madre in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente può richiedere tutte le maggiorazioni spettanti, ad eccezione della maggiorazione per i genitori entrambi titolari di redditi da lavoro.
  •  Maggiorazione per Contratti di Lavoro a ChiamataLe maggiorazioni, così come l’Assegno Unico e Universale, ove spettanti, vengono generalmente erogate a prescindere dalla condizione lavorativa e dalla tipologia di lavoro (ad esempio, lavoro dipendente pubblico o privato, lavoro autonomo ecc.) dei genitori dei beneficiari. Il lavoro a chiamata può rilevare a condizione che il lavoratore presti effettivamente attività lavorativa per un periodo prevalente nel corso dell’anno. Si precisa che detta maggiorazione non spetta per ISEE pari o superiori ad €. 43.240,00.
  • Maggiorazione per Coppie SeparateLa circostanza che i genitori siano separati, divorziati o comunque non conviventi, non incide sul diritto a ricevere la maggiorazione purché gli stessi siano in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge. La maggiorazione seguirà le medesime regole di ripartizione stabilite per l’AUU in accordo tra i genitori oppure, in mancanza di accordo, secondo le modalità stabilite dalla normativa vigente.
  • Maggiorazione per Genitori Lavoratori Dipendenti nel Settore Pubblico e Privato 
  • Le maggiorazioni, ove spettanti, così come l’Assegno Unico e Universale, vengono generalmente erogate a prescindere dalla tipologia di lavoro dei genitori dei beneficiari. Inoltre, la circostanza che i genitori siano lavoratori dipendenti, a prescindere dal settore di impiego, dà diritto alla maggiorazione genitori lavoratori, in presenza di un ISEE inferiore ad €. 43.240,00.

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