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Bonus per mamme lavoratrici, a breve la decontribuzione in busta paga: ci saranno anche gli arretrati COME FUNZIONA

Se anche ci dovessero essere ritardi nell’applicazione della misura quindi le lavoratrici avranno comunque diritto all’intero importo della decontribuzione.

Le mamme lavoratrici con almeno due figli avranno presto il bonus in busta paga previsto dalla legge di Bilancio attraverso la decontribuzione: nei prossimi giorni, secondo quanto si apprende, è attesa la circolare Inps sulla misura che chiarirà anche il diritto ad avere gli arretrati a partire dal primo gennaio 2024. Se anche ci dovessero essere ritardi nell’applicazione della misura quindi le lavoratrici avranno comunque diritto all’intero importo della decontribuzione. Non sarà necessaria una domanda all’Inps ma solo una comunicazione al datore di lavoro per attestare l'intenzione ad avvalersi della misura. Sarà poi il datore a dare la comunicazione all’Inps. La misura prevede l’esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore dipendente a tempo indeterminato (9,19% della retribuzione) ad esclusione del lavoro domestico, nel limite massimo di 3.000 euro l’anno per tre anni per le madri con almeno tre figli fino al compimento dei 18 anni del figlio più piccolo.

Solo per il 2024 l’esonero è previsto anche per le lavoratrici con due figli fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. Gli effetti della misura si intersecano con quelli della proroga al 2024 dell’esonero parziale (pari a 6 o 7 punti percentuali) dal versamento dei contributi previdenziali a carico del lavoratore con retribuzione fino a 35.000 euro. Il vantaggio connesso con la misura risulterà pertanto più ridotto di quello che si verificherà dal 2025, quando la decontribuzione parziale non sarà più in vigore. L’Ufficio parlamentare di bilancio ha calcolato nei mesi scorsi che per il bonus alle mamme con almeno due figli nel 2024 «il beneficio al netto delle imposte cresce progressivamente fino ad attestarsi su circa 1.700 euro, raggiunti in prossimità della retribuzione lorda di 27.500 euro, valore che resta pressoché costante per le retribuzioni superiori». Se si divide per 12 mesi il beneficio massimo per le lavoratrici si attesta su 141 euro al mese.

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