
Una compagnia aerea tutta siciliana. Non è un sogno ma un progetto con basi concrete. Gli obiettivi sono ambiziosi: restituire ai siciliani il diritto alla mobilità a prezzi contenuti e offrire le condizioni per creare nell’isola ricchezza e occupazione producendo reddito e sviluppo nel turismo, nelle attività industriali, logistiche e commerciali. Si chiama Aerolinee Siciliane ed è un progetto che parte dal basso. La formula studiata è quella dell’azionariato diffuso perché la compagnia vuole volare con le ali sia del business che della responsabilità sociale. La società agirà lungo tre linee strategiche operando nel trasporto aereo di passeggeri e merci, nella manutenzione degli aeromobili, nella gestione dei servizi aeroportuali.
L’iniziativa nasce da un’esigenza e da un’opportunità. L’esigenza è il diritto alla mobilità dei cittadini siciliani oggi costretti a pagare a compagnie straniere cifre fuori mercato (in certi periodi dell’anno il Roma-San Paolo o il Roma-New York costano anche più del Roma-Palermo o del Roma-Catania) per salire a bordo di un aereo. L’opportunità è il traffico aereo in crescita dell’11-12% l’anno. Oggi gli aeroporti siciliani hanno un traffico di 20-21 milioni di passeggeri che, secondo stime delle società di controllo e gestione degli aeroporti, nel 2035 può raggiungere quota 100 milioni. Cifre non esagerate se si pensa che le Isole Baleari già oggi movimentano 90 milioni di passeggeri l’anno.
Partendo da questi ragionamenti è stato prodotto un rigoroso business-plan che come modello ricalca quello di precedenti esperienze (Windjet) aggiornandolo alle attuali condizioni di mercato. Se con WindJet viaggiavano 35 milioni di passeggeri, si può comprendere che lo spazio per entrare in questo mercato esiste.
Il progetto è stato presentato a Ragusa, prima tappa di una road map che toccherà tutte le realtà siciliane. Il presidente del consiglio di sorveglianza Leonardo Licitra, il componente del consiglio di gestione Claudio Melchiorre, l’azionista Roberto Sica hanno illustrato i punti di forza di una iniziativa che si pone tempi e scadenze precise. Entro settembre si punta a chiudere l’azionariato diffuso (l’obiettivo è raggiungere duemila soci e già in partenza ci sono 170 quote sottoscritte), per poi iniziare a volare nel 2025. Dapprima con due aerei, che diventeranno dieci (nove operativi e uno a terra per la rotazione richiesta dalle manutenzioni) entro 30 mesi. Si tratta di Airbus A319, A320 e A321. Si può diventare soci acquistando una quota di 2000 euro (socio individuale), 10mila euro (socio impresa), 400 euro (sottoscrittori frazionari).
Ai soci verranno garantiti biglietti a prezzi di costo e altri benefit. Vantaggi anche per tutti i siciliani con una riduzione del 15% del prezzo medio dei biglietti (che avranno un prezzo trasparente e con un tetto massimo), e con la possibilità che con la concorrenca i vettori concorrenti ribassino in misura ulteriore i loro prezzi. A ciò va aggiunto che agli studenti residenti fuori Sicilia saranno applicate tariffe speciali, così come per gli over 65 che intendano ricongiungersi con parenti residenti fuori Sicilia, o per chi ha bisogno di cure specialistiche o per gli studenti che utilizzeranno Aerolinee Siciliane per i viaggi d’istruzione. Sarà inoltre creato un fondo di solidarietà (50 centesimi per ogni biglietto) che garantirà il diritto alla mobilità anche a famiglie o studenti in stato di necessità. Il prezzo medio di un biglietto, alle attuale condizioni di mercato, dovrebbe aggirarsi sui 49 euro a volo. La compagnia potrà garantire anche un aumento dell’occupazione (stimati 400 posti di lavoro e oltre 600 nell’indotto), la possibilità di destagionalizzare i flussi turistici e prolungare la permanenza nelle strutture ricettive, il trasporto merci dei nostri prodotti all’estero con le ricadute sul Pil e sullo sviluppo della Sicilia che è facile immaginare.
A regime Aerolinee Siciliane, nella meno ottimistica delle previsioni inserite nel business plan, sarà in grado di offrire 64 voli e 11.300 posti al giorno volanda da e per Catania, Palermo, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa.
«La Sicilia – hanno detto Leonardo Licitra, Claudio Melchiorre e Roberto Sica – è il mercato aereo più ricco d’Italia. Non stiamo sognando. Il progetto è concreto. Il nostro sogno è solo quello di continuare a vivere in Sicilia. Oggi, piuttosto, siamo dentro un brutto sogno. Vogliamo ricreare le condizioni perché i siciliani riprendano la vita nelle loro mani».
7 Commenti
Cipriano Sciacca
28/05/2024 08:05
Ottima Notizia, è un momento unico per la Sicilia, spero che molti siciliani,ognuno per le proprie disponibilità investa su questo progetto
Marino Correnti
03/06/2024 14:43
Sarebbe bello con una gestione attenta e oculata al fine di comunque garantire gli azionisti e in tre anni cominciare a distribuire dividendi e perché no,quotarsi anche in borsa
Rosalia Angela Barbiera
28/05/2024 14:10
Peccato che si pensi sempre e solo alla Sicilia orientale. Quella occidentale non esiste. Da Agrigento per raggiungere l'aeroporto di Catania ci vogliono 3 ore di pullman; per andare all'aeroporto di Palermo "ne bastano" 2 e mezza se si è fortunati!!
Giuseppe
28/05/2024 14:35
Ottima idea una compagnia aerea siciliana perché muoversi dalla Sicilia verso il continente senza ponte sullo stretto di Messina con la propria auto e viceversa è diventato dispendioso e almeno chi studia e lavora fuori Sicilia può approfittare
Mario Loiero
28/05/2024 21:49
Hai visto , Salvini, quanto interessa il ponte ai Siciliani? Adesso i Siciliani viaggeranno in aereo in barba a tanto parlare sul ponte-
Angela C.
30/05/2024 20:12
Bellissima notizia. Anche l'idea di azioni diffuse. Siamo tutti seduti su una miniera. Se sappiamo fare bene noi siciliani saremo fieri di vivere qui nella nostra meravigliosa terra che aspetta solo noi per darci ricchezza. La Sicilia è stupenda ... spero che noi siciliani ci si vegliamo, ci attiviamo e rimbocchiamo le maniche ... Ne abbiamo le capacità...
Leonardo Licitra
31/05/2024 17:57
Buongiorno perche' allora non unirsi a noi azionisti?
Alessio
13/06/2024 22:42
Buonasera, mi chiamo Alessio Concari sono di Parma, è da oltre 4 anni che sono socio, credo fortemente in questo progetto, questa meravigliosa terra se lo merita
Antonino Cesare
03/06/2024 01:26
Sento puzza di sovvenzioni regionali o di "pacco" agli "azionisti",di Ryanair ce n'è solo una basta e avanza
Marino Correnti
03/06/2024 14:48
Sarebbe un iniziativa eccezionale,partite gradualmente con una gestione oculata e onestà,nel tempo aumentare i voli realmente produttivi ,cercare di raggiungere almeno in tre anni il pareggio per poi con bilanci attivi distribuire anche dei dividendi per i soci,e poi se è il caso, perché no,quotarsi anche in borsa, numeri permettendo! Dov'è si vedono i contatti per aderire eventualmente all'iniziativa? Saluti