Il decreto "salva casa" approvato al Senato: semplificazioni edilizie, sanatorie e nuove regole
Con il voto di fiducia del Senato, il decreto "salva casa" è stato definitivamente approvato con 106 voti favorevoli, un'astensione e 68 voti contrari. Il decreto, promosso dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, diventerà legge ufficialmente con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Le norme introdotte diventeranno operative a partire da lunedì 29 luglio.
Ridotte superfici e altezze minime
Il decreto introduce significative modifiche riguardanti le dimensioni minime degli appartamenti. I monolocali di 20 metri quadrati saranno considerati abitabili purché occupati da una sola persona, mentre per due abitanti la superficie minima scende a 28 metri quadrati. Anche l'altezza minima consentita degli immobili è ridotta a 240 centimetri rispetto ai precedenti 270.
Edilizia libera
Si espande l'ambito dell'edilizia libera, permettendo la realizzazione di interventi senza bisogno di autorizzazioni. Tra questi rientrano la manutenzione ordinaria, l'installazione di pompe di calore fino a 12 kW, e l'eliminazione delle barriere architettoniche. Vengono liberalizzate le Vetrate Panoramiche Amovibili (Vepa) e l'installazione di tende a pergola o bioclimatiche.
Più tolleranza per le difformità edilizie
Aumentano le tolleranze per le difformità edilizie concesse per gli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. Per abitazioni fino a 60 metri quadrati, le irregolarità non costituiranno violazione edilizia se non superano il 6%. Questa percentuale diminuisce progressivamente per superfici maggiori, arrivando al 2% per superfici superiori ai 500 metri quadrati.
Sanatorie per piccoli interventi
Passa la sanatoria per piccoli interventi realizzati fino al 24 maggio scorso e con scostamenti autorizzati fino al 6% per appartamenti entro i 60 metri quadrati. Aumentano poi i lavori di edilizia libera che possono essere realizzati senza bisogno di autorizzazioni o titoli abilitativi, dalle vetrate alle pergole bioclimatiche.
Stop alla doppia conforme
Un'altra novità riguarda la semplificazione per sanare gli abusi minori: non sarà più necessaria la "doppia conforme". Basterà che l'intervento sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda e con quella edilizia in vigore al momento dell'abuso. Le vecchie regole rimangono in vigore solo per gli abusi gravi.
I sottotetti
Il recupero dei sottotetti sarà facilitato, anche se l'intervento non consente di rispettare le distanze minime tra edifici e confini, purché siano rispettati i limiti di distanza vigenti al momento della costruzione dell'edificio. L'altezza massima e le altre caratteristiche del sottotetto dovranno comunque rispettare le norme in vigore.
Parti comuni e proprietà esclusive
Viene introdotto il principio dell’autonomia delle parti comuni rispetto alle proprietà esclusive. Ciò significa che eventuali difformità edilizie delle prime non influiranno sullo stato legittimo delle seconde e viceversa. Ad esempio, se il locale portineria di un condominio non è a norma, un condomino potrà comunque ristrutturare la propria abitazione.
No alla norma "salva Milano"
Il decreto non include le norme per regolarizzare i grattacieli di Milano, escluse già durante la discussione alla Camera. Il sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante (Forza Italia), definisce la nuova legge una "prima, importante risposta alle esigenze di semplificazione edilizia e urbanistica per i cittadini". Tuttavia, le opposizioni criticano il decreto, definendolo un "condono mascherato" e lamentano l'assenza di misure per affrontare l'emergenza abitativa.