«La serie storica dal 1995 avrà una correzione, sicuramente sarà una correzione al rialzo modesta ma al rialzo» ed «è evidente che questo in qualche modo condizionerà il dato e quindi rispetto agli obiettivi che dobbiamo presentare all’Europa e in Parlamento cambia qualcosina, però non sarà la soluzione dei problemi». Lo ha detto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, intervistato al Festival di Open da Enrico Mentana e Franco Bechis.
Il taglio del cuneo fiscale
«Siamo impegnati - ha proseguito - non solo a confermare ma anche a rendere strutturali» il «taglio del cuneo e la riduzione delle tre aliquote. Alla domanda se la legge di bilancio sarà da 25 miliardi Giorgetti ha detto che la legge di bilancio «deve essere di almeno lo 0,5% di correzione».
"Faremo una legge di bilancio seria"
"Mi sento di dire che noi faremo una legge di bilancio seria e credo che due anni di questo governo l'anno dimostrato". Così ancora Giorgetti che ha ancora che si tratta di una politica che ha «prodotto risultati, basta vedere la differenza dello spread» che rappresenta il termometro «della fiducia al comportamento del governo».
Debito comune europeo
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti si dice «piuttosto scettico» sul fatto che in Europa si possa raggiungere un accordo sul debito comune». «Ogni qualvolta ho proposto a condizioni invariate, ad ammontare invariato semplicemente la proroga della possibilità di utilizzare il Pnrr, e ringrazio il governatore Panetta che ieri mi ha dato ragione», all’interno dell’Ecofin «parte la batteria del ministro tedesco, svedese, finlandese». «Non ho grandissima eco, onestamente per il debito comune europeo in queste condizioni sarei piuttosto scettico».
Il ministro: "Alcuni bonus sono malus"
Parlando dei possibili tagli di bonus e detrazioni, Giorgetti ha evidenziato che "alcuni di questi bonus sono un pò malus dipende dai punti di vista" e "una politica responsabile di bilancio, come si fa nel controllo di gestione" deve valutare se "un bonus ha prodotto risultati positivi o negativi" e sulla base di questa valutazione decidere se tagliarlo o mantenerlo.
Sul piano Draghi
Il ministro Giorgetti non crede che il piano Draghi abbia molte chance di essere attuato in Europa. "Come diceva un noto diplomatico politico, la politica è soprattutto decisione. Io non credo che sia semplicissimo decidere in questo senso in Europa sia per il sistema di regole sia per l’orientamento» dei diversi Paesi.
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