Bce sotto la lente dei mercati la prossima settimana. Da cerchiare in rosso è la riunione di giovedì, il cui esito è abbastanza scontato considerato che tutti sembrano allineati su un taglio da 25 punti base. E un intervento sul costo del denaro di pari entità «è prezzato quasi pienamente anche a dicembre, anche se sono i tagli del 2025 che catturano maggiormente l’attenzione», evidenziano gli analisti di Mps nei Market Movers. Da monitorare venerdì, a chiusura mercati, le agenzie di rating S&P e Fitch che si pronunceranno sull'Italia e dalle quali non sono attesi cambiamenti ai livelli di rating. Sempre sul finire di settimana (giovedì e venerdì) il consiglio europeo. Il calendario dei dati macro è piuttosto leggero.
Lunedì i mercati negli Stati Uniti e in Giappone sono chiusi per festività. Martedì l’attenzione è rivolta alla produzione industriale di agosto nell’Eurozona, che dovrebbe registrare una crescita dopo la flessione a luglio. Lo stesso giorno è in agenda lo Zew che dovrebbe evidenziare un recupero delle aspettative a 6 mesi sull'economia tedesca. In calendario poi, l'inflazione nel Regno Unito (mercoledì) e in Giappone (venerdì), importanti per le prossime decisioni delle banche centrale. Mentre in Cina, attesa da un piano di stimoli , da monitorare c'è il dato sul pil del terzo trimestre, le vendite al dettaglio e la produzione industriale di venerdì per avere un quadro più completo sullo stato di salute dell’economia.
Negli Stati Uniti, tra i dati principali (tutti giovedì), le vendite al dettaglio, attese in lieve accelerazione a settembre, i sussidi che, tuttavia, potrebbero essere ancora inficiati dall’effetto uragani e la produzione industriale vista in calo a settembre. Sul fronte banche centrali, oltre all’intervento della Lagarde in occasione del direttivo del 17 ottobre, non mancheranno i discorsi dei banchieri tanto della Fed quanto della Bce (Villeroy lunedì e Nagel martedì), mentre in Turchia la Banca centrale giovedì è attesa lasciare i tassi fermi al 50%. Prosegue infine la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti, con il comparto bancario (Bank of America, e Goldman Sachs il 15 ottobre, Morgan Stanley il 16 ottobre) a cui si aggiungono big del calibro di Johnson&Johnson (il 15 ottobre) Netflix e Taiwan Semiconductor (entrambe il 17 ottobre), Procter&Gamble (il 18 ottobre). In Europa previsti il 16 ottobre i conti di Asml.
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