
Hanno effettivamente fatto tirare qualche sospiro di sollievo, i dati sui voli e passeggeri di novembre all’aeroporto di Lamezia Terme, ai più che per mesi lamentavano e paventavano dei rischi di un tracollo sui lunghi tempi.
Effettivamente, da diversi mesi i bilanci su passeggeri e movimenti registravano puntualmente il segno “meno”, mentre per novembre lo scalo lametino ha segnato 1.566 movimenti per 186.821 passeggeri per percentuali, rispettivamente, dello +14,2% e +14,9%; diminuite invece le tonnellate cargo del -26,8% (118,9 tonnellate).
Una risalita che, come si è più volte notato, se non si può paragonare ai forti aumenti di Reggio Calabria e Crotone, rilanciati in maniera decisiva nel corso del 2024, fa comunque tornare a sperare e, magari, a pensare di poter “correggere” al meglio il bilancio annuale che per Lamezia rimane sempre negativo (-5,2%) sfondando comunque i due milioni e mezzo di passeggeri transitati e ai quali bisognerà aggiungere, comunque, l’alto numero di spostamenti del mese di dicembre, in particolare per il periodo festivo. Già, per le festività, poi, il tema più caldo rimane soprattutto quello del “caro voli” che se da un lato è sembrato meno gravoso rispetto a quanto si è visto e calcolato per gli anni passati, continuano sempre a impensierire i tantissimi pendolari, gli studenti e i lavoratori fuori sede, in particolare, che per ovviare al problema – sempre se e quando gli è possibile – non hanno altra soluzione che programmare con il migliore anticipo il proprio viaggio.

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