
Tutto avremmo voluto sentire, tranne l'annuncio di un nuovo studio di fattibilità per decidere se il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria dovrà assumere la forma di un Ponte a una o a tre campate. La relazione in Parlamento del ministro Giovannini, davanti alle commissioni congiunte dei Trasporti e dell'Ambiente di Camera e Senato, apre la strada all'ennesimo affidamento di incarichi progettuali, altri 50 milioni che andranno nelle tasche dei professionisti di Italferr, la società della galassia Ferrovie dello Stato.
Dopo un anno trascorso tra commissioni di esperti e «approccio serio e concreto», da parte prima del governo Conte, poi di quello guidato da Mario Draghi, è come se si fosse tornati, per l'ennesima volta, al punto di partenza. C'è la volontà dichiarata di realizzare un collegamento stabile, vengono indicati anche tempi e modalità, ma è un film già visto e rivisto. È un dibattito che va avanti dall'Unità d'Italia in poi. E francamente il livello di sopportazione è stato abbondantemente superato. Non è più una questione che attiene alle diverse idee e sensibilità, alle tesi dei favorevoli o contrari.
C'era un progetto definitivo, quello del Ponte a campata unica, era stato perfino mandato in appalto dal governo Berlusconi. Poi, Mario Monti bloccò tutto.
Il tema è tornato alla ribalta dei riflettori, andava presa una decisione, sicuramente frutto di analisi complesse e dettagliate, ma tutto sommato semplice: un sì o un no. Se fosse stato un sì, allora andava riaffidato l'incarico al Contraente generale perché aggiornasse il progetto e i prezzi. Se fosse stato un no, avremmo chiuso una volta per tutte questa telenovela e, tra contestazioni o espressioni di giubilo, ce ne saremmo fatti una ragione.
Così, con questo sì che è anche sostanzialmente un no, o un no che è più simile a un sì, si resta ancora nel guado. Una palude dove rimane immerso il Sud e nella quale gli unici a guadagnare sono ancora una volta i progettisti degli studi di fattibilità. Meglio, a questo punto, dare quei 50 milioni di euro, anziché a Italferr, alla Caritas, per qualche opera di bene. E di Ponte non parlare mai più.
4 Commenti
COGITO ERGO SUM
05/08/2021 13:40
.. anche se ... però, in questo modo, si prende tempo, bloccando eventuali azioni legali di rivalsa ... Spero di non sbagliarmi, ma nemmeno i miei nipoti ... vedranno l'opera realizzata.
Natale Zuicca
05/08/2021 16:20
Neanche regalato lo vogliono sono contro la Sicilia e la calabria, lo ricorderemo alle elezioni.
Giovanni
05/08/2021 19:38
Anche se scorreranno fiumi di parole, di studi, di fattibilità, di soluzioni alternative e di dibattiti, se non vedrò almeno mezza torre "conficcata" sulle sponde della Sicilia o Calabria il mio pensiero non cambierà perché nelle future elezioni con la matita segnerò "No Ponte No Voto" con cartolina illustrativa annessa per i più "distratti"!
Andrea Guidi
05/08/2021 18:24
Articolo perfetto. Col no, avremmo potuto (dovuto) reclamare nuove stazioni ferroviarie, nuovi treni (sopratutto in Sicilia), nuove navi veloci, nuove metropolitane, ecc., ecc. Così arrivano laute mance. Come sempre si fa coi colonizzati. Per non essere più umiliati e per ricostruire la nostra civiltà, quella siciliana, essere forti, liberi e degni, ci vorranno generazioni.
Giovanni
05/08/2021 19:37
Anche se scorreranno fiumi di parole, di studi, di fattibilità, di soluzioni alternative e di dibattiti, se non vedrò almeno mezza torre "conficcata" sulle sponde della Sicilia o Calabria il mio pensiero non cambierà perché nelle future elezioni con la matita segnerò "No Ponte No Voto" con cartolina illustrativa annessa per i più "distratti"! Non mi "fottono" più che non è una parolaccia ma un rafforzativo!
Rocco Antoni. LAURITO
07/05/2022 21:49
Per. 20 volte di ogni anno che passa.....devo traghettare al costo di 40 euro andata e ritorno nella stessa giornata... Incidendo sul mio baget di vita....una cifra :di cui mi sento come derubato ;dentro casa mia....e da quando sono nato che sento parlare di questo ponte.... E continueremo a vivere nel mondo dei sogni... Poveri noi vittime del Sud..... Costretti a pagare senza sviluppo....e poi tutti i nostri Conpari .....con bandiere di mille Colori ci chiederanno ancora....(mi raccomando:ma perché votate e fate votare) se ancora oggi ci nutrono di fantascienza... E nei nostri piccoli paesi....ancora i nostri figli si preparano la valigia di cartone....dove la disoccupazione crea ogni giorno ....la cosi detta: malavita organizzata....di cui voi Stato siete i veri complici di questa Realtà...Spero che un giorno i miei pronnipoti passeranno sul Ponte dello stretto di Messina E avranno uno sconto ...di questa tangente legalizzata. Con forte rammarico vi auguro di decidere al Si ....per un migliore sviluppo del nostro Sud. (Scusate. se ci sono erreori grammaticale ma pultroppo srivo ;cosa penso....essendo un ignorante che non ha potuto studiare.....mi raccomando con voi CHE fate le veci di chi non può....Auguri. Con la speranza: L.R.A. 7/05/2022.