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Brexit, in Gran Bretagna visti di lavoro limitati a un anno per gli europei

Visti di lavoro temporanei limitati ad un anno. Per i lavoratori altamente specializzati, che dimostreranno un salario garantito di minimo 30mila sterline
all’anno, la durata del visto sarà invece di 5 anni.

Queste le restrizioni per gli ingressi nel Regno Unito da parte di cittadini dell’Ue dopo la Brexit, stando alle indicazioni contenute nel libro bianco sull'immigrazione post-Brexit che il governo britannico si appresta a presentare il segretario agli Interni Sajid Javid. Lo riferiscono i media britannici.

La bozza finale dei passaggi chiave del libro bianco sull'immigrazione ieri in serata faceva ancora la spola fra diversi dicasteri, scrive il Guardian. L’intenzione del governo britannico è comunque di mettere in chiaro che nel post-Brexit Londra non è disposta a riservare per i cittadini Ue un accesso preferenziale al mercato del lavoro britannico.

L’obiettivo del libro bianco è in sostanza di introdurre un nuovo percorso per l’accesso ai visti di lavoro. Dai dettagli che trapelano attraverso diversi media, risulta in particolare che i lavoratori non specializzati potranno chiedere un visto della durata limitata ad un anno, cancellando così quel 'diritto automatico' di accesso al lavoro di cui i cittadini Ue godono al momento.

Per quanto riguarda invece i lavoratori specializzati, la Commissione consultiva sull'immigrazione ha indicato un reddito pari a 30 mila sterline annue come soglia per consentire l'accesso a visti di lavoro della durata di cinque anni, soglia che che correntemente si applica a molte delle categorie di lavoratori extra Ue.

Questo limite resta tuttavia oggetto di discussione per quel che riguarda l’entità del reddito che sarà richiesto, il ministro dell’Interno Sajid Javid ha fatto presente che su questo punto è importante ascoltare il mondo del business ma che comunque una soglia ci sarà.

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