
Un giovane venezuelano, ucciso il 9 dicembre con un colpo di pistola a Cali, in Colombia, e vegliato per undici giorni da famigliari e amici membri di una setta religiosa convinti che sarebbe risuscitato, è stato alla fine sepolto ieri in assenza dell’atteso «miracolo».
Funzionari del comune di Cali e agenti della polizia si sono recati presso la sede della comunità cristiana 'Cueva de Adulam', nel quartiere della Puerta del Sol, per convincere le persone impegnate nella veglia dei resti di César Alexis Blanco López che ormai era trascorso troppo tempo, e che non vi erano più possibilità di una resurrezione.
Così, mestamente, i membri della comunità in processione hanno portato i resti del giovane fuori dal loro tempio ieri pomeriggio ed hanno proceduto alla inumazione nel Cimitero ebraico, al nord della capitale colombiana.
Questo ha messo fine alla speranze del padre di César, il quale aveva dichiarato di aver ricevuto un messaggio divino in cui Dio aveva detto a lui e alla sua famiglia di aspettare la resurrezione del figlio ucciso mentre sostava all’esterno di un bar.
1 Commento
salvatore foti
21/12/2018 13:58
le chiese evangeliche non sono sette. settario è colui che storce le Sacre Scritture e non chi crede ai miracoli. cercate di usare i termini giusti quando date le notizie, ciò nonostante questo non significa che bisogna lasciare un morto in casa per 11 giorni! va comunque ricordato che Gesù risuscito Lazzaro dopo 4 giorni. grazie per lo spazio dedicatomi foti salvatore