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Ondata di gelo record negli Stati Uniti, dieci morti e 2000 voli cancellati

«Che diavolo sta accadendo con il riscaldamento globale? Per favore, ritorna presto, ne abbiamo bisogno!»: Donald Trump ironizza su Twitter ma c'è poco da scherzare sul 'Polar vortex', il raro vortice polare che si è abbattuto su parte degli Stati Uniti con una ondata di gelo storica, che secondo i meteorologi non si registrava da almeno una generazione.

Un’emergenza che finora ha causato almeno dieci morti, la cancellazione di oltre 2000 voli e di decine di collegamenti ferroviari, numerosi incidenti stradali, nonché la chiusura di centinaia di scuole, università ed edifici pubblici. La circolazione è paralizzata in molte zone, bloccato il servizio postale e sospesi anche molti servizi di consegna merci, compreso il pizza delivery cui tradizionalmente si ricorre col maltempo.

A rischio migliaia di senzatetto, anche se sono stati allestiti diversi 'warming center' e sono stati organizzati bus itineranti. Le aree più colpite sono quelle del Midwest, dove il Wisconsin, il Michigan e l’Illinois hanno dichiarato lo stato di emergenza per nevicate che hanno superato il mezzo metro e temperature che possono arrivare a -45, con gelidi venti artici che fanno percepire ancora più freddo.

Si stima che l’ondata di freddo colpirà 250 milioni di americani e che 90 milioni sperimenteranno temperature sotto lo zero: 20 milioni saranno messi a dura prova da un termometro che scenderà a -28 o oltre entro la fine della settimana. Le autorità hanno invitato a non uscire se non per strette necessità, anche per il rischio di ipotermia e congelamento quasi immediati, nel giro di pochi minuti.

I dirigenti del meteo in Iowa hanno ammonito addirittura a «non respirare profondamente» all’esterno. Anche gli animali rischiano: gli allevatori hanno preso misure per proteggerli. La città simbolo dell’emergenza è Chicago, la Windy City abituata a inverni freddissimi e ventosi: oggi ha toccato la temperatura record di -30 (il primato precedente era -27 nel gennaio 1985), ma quella percepita era di -44. Nell’Artico faceva più caldo. È andata peggio solo in North Dakota: -54C.

Nella metropoli sul lago Michigan il sindaco Rahm Emanuel ha ammonito i suoi concittadini a non uscire, se possibile, e ha allestito decine di centri di accoglienza per 80 mila senzatetto. Qui fa così freddo che la gente viene rapinata a mano armata di cappotti o giacca a vento, soprattutto se in piumino d’oca, come ha segnalato la polizia. Chicago ha registrato anche una delle vittime, uccisa da uno spazzaneve, mentre a Milwaukee una persona è stata trovata assiderata in garage.

L’allarme riguarda anche il nordest e persino alcuni stati del sud, come Alabama e Georgia, dove è prevista neve. Il vortice polare di aria fredda normalmente ruota intorno alla stratosfera sopra il Polo nord ma la sua corrente è stata interrotta e deviata verso sud. La causa, secondo gli esperti, è l'improvviso riscaldamento sopra il Polo nord.

Con buona pace di Trump e il suo scetticismo sul global warming, smontato ieri anche dai dirigenti della sua intelligence. Gli scienziati concordano ormai sul fatto che il riscaldamento globale è all’origine non solo dell’aumento delle temperature ma anche di condizioni meteo estreme sempre più frequenti e intense. Così, mentre l’America sta gelando, l'Australia sta bruciando sotto un caldo eccezionale.

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