Sedici persone sono state condannate in Bangladesh per aver bruciato viva una ragazza di 19 anni che aveva denunciato di aver subito molestie sessuali da parte del preside della sua scuola islamica. Lo riporta la Bbc.
Il primo ad essere stato incriminato è proprio il dirigente, Siraj Ud Doula, accusato di aver dato mandato di uccidere la ragazza dopo che lei aveva rifiutato di ritirare le accuse. Un omicidio orribile, che ha scioccato il Bangladesh e scatenato un’ondata di proteste, organizzato come «un piano militare», secondo quanto riferito dalla polizia.
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