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Pedofilia, per Pell ultima battaglia legale: ricorso all'Alta Corte

Il cardinale George Pell

Imboccherà l’ultima strada di appello presso l’Alta Corte d’Australia il cardinale George
Pell, condannato per pedofilia ad un minimo di tre anni e otto mesi, sentenza confermata questo mese dalla Corte d’Appello di tre giudici dello stato di Victoria con un voto di due a uno.

Fonti citate oggi dal Sydney Morning Herald confermano la decisione di Pell, dichiarato colpevole di aver abusato sessualmente di due coristi 13enni nella sacrestia della cattedrale di Melbourne nel 1996, quando vi era arcivescovo. Secondo le fonti, il cardinale ha ricevuto consiglio unanime dalla sua squadra legale, secondo cui l’opinione dissenziente di uno dei tre giudici della Corte d’Appello del Victoria, Mark Weinberg, fornisce ragionevoli motivi per revocare la condanna.

Pell ha ora 21 giorni per presentare formalmente un ricorso all’Alta Corte, l’organo di giudizio finale, chiedendo di esaminare un appello. E’ probabile che l’udienza per determinare il ricorso sia breve e che si terrà entro l’anno. Se il ricorso sarà accettato, passeranno altri 4-6 mesi prima che l’appello sia udito.

La decisione di maggioranza della Corte d’Appello emessa il 21 agosto dalla Giudice Capo Anne Ferguson e dal presidente della Corte d’Appello Chris Maxwell, ha confermato il verdetto raggiunto lo scorso dicembre dalla giuria di un tribunale di Melbourne, quando Pell è stato giudicato colpevole di cinque reati sessuali su minori. I due giudici hanno stabilito che la sola vittima sopravvissuta di Pell, è stato un testimone credibile e veritiero.

I legali di Pell si affideranno ora in gran parte all’opinione dissenziente del terzo giudice, Mark Weinberg, ex capo della Pubblica Accusa federale, che invece ha messo in
dubbio la credibilità e l’affidabilità della vittima. Ha concluso che «vi è un corpo significativo di prove cogenti, che gettano seri dubbi su quanto ha riferito il denunciante» e ha raccomandato il proscioglimento da ogni accusa.

Se l’Alta Corte accetterà di udire l’appello, dovrà considerare fattori fra i quali: se udire l’appello è una questione di pubblica importanza, se riguarda una questione di legge e se è nell’interesse dell’amministrazione della giustizia.

Pell, 78 anni, è tuttora rinchiuso in isolamento nel  carcere di alta sicurezza di Melbourne per i detenuti da poco condannati e si prevede che sarà trasferito in un carcere di media sicurezza per condannati per pedofila, tra cui un certo numero di ex sacerdoti, separati per loro protezione dal resto della popolazione carceraria.

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