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Continuano le proteste a Hong Kong, altri 89 arresti nel weekend

La polizia di Hong Kong ha eseguito altri 89 arresti nel corso del weekend, il 15/mo consecutivo di proteste anti-governative e pro-democrazia, portando il totale da inizio giugno a quota 1.453.

Gli addebiti, ha detto in conferenza stampa il sovrintendente senior Kong Wing-cheung, variano dalla detenzione illegale di armi all’assalto della polizia, dall’adunanza non autorizzata agli scontri in luogo pubblico.

Quanto alla polizia, sono 9 gli agenti feriti durante le operazioni, ha aggiunto Kong. Sui 1.453 arrestati totali, di età compresa tra i 12 e i 72 anni, 1.173 sono uomini e 280 donne.

«La polizia condanna con forza tutti gli atti di violenza ed è nostra intenzione investigare su tutti i casi di violenza, con serietà e senza riguardo ad alcuna posizione politica», ha assicurato il sovrintendente capo John Tse, ricordando che sono state circa 80 le molotov lanciate negli scontri di domenica.

Tse ha escluso qualsiasi trattamento preferenziale in merito ad alcuni manifestanti pro-governo portati via dai luoghi degli scontri, assicurando che lo scopo era di evitare l’escalation delle tensioni. Sui social è rimbalzato il caso di un uomo
allontanato mentre si nascondeva sotto uno scudo della polizia.

Steve Li, altro sovrintendente presente in conferenza stampa, ha difeso l’arresto di uno studente della Baptist University per il possesso di un coltello di 23 centimetri. La mossa ha oggi scatenato la protesta degli amici che hanno spiegato come la lama servisse per il taglio delle mooncake, la 'torta lunare', il dolce tipico della Festa di metà autunno appena celebrata.

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