Almeno tre morti in Cile dove il governo ha proclamato lo stato di emergenza e il coprifuoco dopo violente proteste contro i rincari e il costo della vita. In uno degli innumerevoli episodi di queste sommesse, un supermercato nella capitale Santiago è stato devastato e dato alle fiamme e tre persone sono morte.
La dichiarazione dello stato di emergenza e il coprifuoco, provvedimenti che non si vedevano con questa portata dai tempi di Pinochet, non ha fermato gli scontri, che sono proseguiti intensi con i reparti delle forze dell'ordine sempre più consistenti.
Il presidente Sebastian Pinera ha revocato i rincari dei biglietti che avevano infiammato la protesta, ma questo non è bastato a sopire gli animi. Pinera ha sottolineato la necessità di "garantire l'ordine pubblico e la sicurezza delle proprietà pubbliche e private", sollecitando quindi un dialogo "per alleviare le sofferenze" di chi è colpito dagli aumenti dei prezzi.
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