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"Patto segreto tra Malta e Guardia costiera libica per riportare indietro i migranti"

Malta avrebbe negoziato in segreto un accordo con la Libia che prevede il coordinamento delle sue forze armate con la Guardia costiera libica per intercettare i migranti diretti verso l’arcipelago prima che entrino in acque territoriali maltesi e riportarli indietro. A rivelarlo è il Times of Malta, che parla di un accordo di «mutua cooperazione» siglato tra i membri dalle forze armate maltesi (Afm) e la Guardia costiera.

A mediare l’accordo, secondo quanto riporta il sito online dell’edizione domenicale del Times of Malta, sarebbe stato stato Neville Gafà, funzionario del gabinetto del premier maltese, accusato più volte in passato di corruzione nel rilascio a cittadini libici di visti per motivi sanitari. Gafà, scrive il giornale, si è proposto come «inviato speciale del primo ministro Joseph Muscat», durante gli incontri con il governo libico e ha avuto un incontro con il leader di una milizia del Paese nordafricano che gestiva un racket di estorsioni e un centro privato di detenzione.

In uno di questi incontri, il 18 giugno scorso, ha parlato con il vice primo ministro di Tripoli, Ahmed Maiteeq, alla presenza del colonnello Clinton O'Neill, a capo dell’intelligence delle Afm; a guidare l’incontro, il nuovo ambasciatore maltese in Libia, Charles Saliba.

Secondo una fonte di alto livello nel governo, i colloqui tra Gafà, le forze armate di Malta e le autorità libiche su una cooperazione in questo senso sono iniziati circa un anno fa. «Abbiamo raggiunto quella che si può chiamare una intesa con i libici», ha riferito la fonte, che ha spiegato: «Quando un’imbarcazione è diretta verso le nostre acque, le Afm si coordinano con i libici, che la recupera e riporta indietro in Libia, prima che entri nelle nostre acque territoriali e diventino di nostra responsabilità». La fonte ha aggiunto che senza l’accordo, Malta «sarebbe stata sommersa di migranti». Dal governo di La Valletta, un portavoce ha spiegato che incontri bilaterali con i libici avvengono regolarmente e che il Paese «rispetta sempre» le convenzioni e il diritto internazionale.

Nel rilancia su Twitter le rivelazioni del Times of Malta, la Ong Alarm Phone ha denunciato l’intesa che, a suo
dire, «impedisce alle persone di fuggire da una zona di guerra e viola le convenzioni internazionali sui diritti umani». La notizia, continua la Ong, «non è una sorpresa, ma ora è confermato che le autorità maltesi coordinano le intercettazioni in mare con la Libia».

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