Seconda sparatoria in due giorni in altrettante storiche basi navali Usa ma questa volta il killer è uno studente di aviazione saudita, con inevitabili indagini anche dell’Fbi per accertare se si tratti di un episodio di terrorismo. Dopo l’attacco mercoledì a Pearl Harbor, oggi è stato il turno della Naval Air Station (Nas) di Pensacola, blasonata base aeronavale in Florida, dove sono impiegati 16 mila militari e 7400 civili.
L’assalitore è entrato in azione poco prima delle 7 (le 13 in Italia) aprendo il fuoco in un edificio che ospita classi per l’addestramento. Sono state scene di panico, con cadetti e ufficiali in fuga o asserragliati nelle aule, mentre scattava immediatamente il lockdown, ossia il totale isolamento della base. Il killer ha colpito dieci persone, di cui due morte sul posto e una all’ospedale. Le altre sette sono rimaste ferite.
Tra loro anche i due vice sceriffi che per primi sono intervenuti per neutralizzarlo, uccidendolo: uno è rimasto ferito ad un ginocchio, l’altro ad un braccio ma nessuno dei due è in pericolo di vita. Nella prima conferenza stampa le autorità hanno fornito solo il bilancio della tragedia. Il comandante della base, il capitano Timothy Kinsella, non ha voluto fornire le generalità dell’assalitore né dire se era un militare.
L’ufficiale ha glissato anche sull'ipotesi di un atto di terrorismo. «Ci sono ancora indagini in corso, insieme all’Fbi», ha risposto. Non sono state diffuse neppure le identità delle vittime. «Sono parte della famiglia della Marina», si è limitato a dire. Ma poi sono arrivate le prime indiscrezioni giornalistiche basate su fonti militari, secondo cui il killer era uno studente saudita.
Forse uno dei tanti studenti di Paesi alleati o partner che gli Usa addestrano nelle loro basi, dove ora potrebbe essere scattato un controllo generale sul personale straniero. E gli investigatori stanno accertando se l’episodio può essere legato al terrorismo. Il presidente Donald Trump è stato tenuto aggiornato sulla sparatoria, mentre il vice Mike Pence ha affidato a Twitter il suo messaggio di condoglianze per «l'orribile» strage.
La base di Pensacola risale agli anni '20 dell’Ottocento ed è considerata la casa dell’aviazione navale. Sin dalla prima guerra mondiale, gran parte degli aviatori della Marina e del corpo dei Marine hanno cominciato qui i loro voli di addestramento. Ospita anche la pattuglia acrobatica della Marina, i Blue Angels, e il National Naval Aviation Museum, un’attrazione turistica molto popolare.
La sparatoria segue di due giorni quella nella base di Pearl Harbor, nelle Hawaii, dove un marinaio, Gabriel Romero, 22 anni, ha fatto fuoco con il suo fucile d’assalto M4 uccidendo due colleghi e ferendone un terzo prima di togliersi la vita sparandosi alla testa. Secondo una fonte militare citata dall’Ap, era sotto terapia psicologica e scontento dei suoi comandanti.
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