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Impeachment, contro Trump prove 'schiaccianti': "È un pericolo per la democrazia"

Nella richiesta d'impeachment il presidente americano, Donald Trump, è accusato di abuso di potere e ostruzione. Sono questi i due articoli che saranno messi al voto. "Non vi è alcuna prova di illeciti da parte del presidente", ha commentato in una nota la Casa Bianca, replicando alle accuse dei democratici. "L'impeachment è un'ingiustizia - si insiste nel comunicato dell'amministrazione - una farsa senza precedenti".

A questo punto la strada al voto alla Camera sulla messa in stato di accusa del presidente entro la settimana sembrerebbe spianata. L'impeachment riguarda la richiesta di Trump all'Ucraina di aprire inchieste su questioni che lo avrebbero favorito politicamente, come quella sullo sfidante dem per presidenza Joe Biden e sul figlio Hunter.

"I fatti sono chiari. Il pericolo per la nostra democrazia è chiaro e il nostro dovere è sgomberare il campo", ha dichiarato il presidente della commissione Giustizia della Camera, il democratico Jerry Nadler, nella sua dichiarazione conclusiva dopo 9 ore di audizione sull'impeachment. Gli articoli per la messa in stato di accusa di Trump devono prima venire votati dal panel guidato da Nadler e poi sottoposti al vaglio dell'intera Aula.

Nel caso dell'impeachment di Bill Clinton, per il dibattito e il voto in commissione (processo denominato 'markup') ci vollero 3 giorni, nel caso di Richard Nixon 6, secondo il Congressional Research Services. Dopo il via libera della Camera, la parola passerà al Senato, controllato dai repubblicani, dove si svolgerà il processo per decidere se rimuovere Trump dall'incarico. Uno scenario improbabile. Il Grand Old Party (Gop) accusa i dem di essersi imbarcati in una missione politica 'impossibile' per rimuovere Trump dalla Casa Bianca senza vincere le elezioni.

I repubblicani escludono che Trump abbia fatto pressioni improprie sull'Ucraina e anche che abbia usato il congelamento degli aiuti militari Usa a Kiev per 400 milioni di dollari come leva. "Non c'è alcun crimine - ha osservato il deputato Gop Dough Collins, della commissione Giustizia - è tutta una questione di tempistica e calendario perché (i dem) non riescono ad accettare che Trump sia presidente degli Stati Uniti e perché loro non hanno un candidato".

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