L’Austria ha abolito i controlli sanitari alle frontiere con l’Italia. Dopo oltre tre mesi di forti limitazioni, da mezzanotte sono nuovamente possibili i viaggi e la libera circolazione delle persone tra i due Stati, quindi anche con le altre Nazioni del centro e nord Europa.
Il governo di Vienna tiene valido l'avviso di viaggio emesso per chi si reca in Lombardia, la regione italiana più colpita dalla pandemia di coronavirus. L’Austria da oggi ha riaperto le frontiere con 31 Paesi dell’Ue. Ciò significa aver riattivato i collegamenti stradali, ferroviari e aerei.
Al Brennero come a Tarvisio e alle altre frontiere non ci saranno più controlli e i turisti stranieri possono entrare in Italia senza dover presentare documentazioni o sottostare a misure di quarantena. Analogo trattamento vale per gli italiani che si recheranno in Austria.
Da oggi Germania e Svizzera apriranno i loro confini ai cittadini dell’Unione Europea. L’Austria il 4 giugno aveva già riaperto le frontiere senza restrizioni con Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia. Il 5 giugno erano caduti i limiti tra Austria e Slovenia.
Per il momento restano ancora dei vincoli - certificato medico che attesti la negatività al Covid-19 o obbligo di quarantena - per chi si reca in Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia settentrionale, Kosovo e Albania. Le stesse misure valgono per tre paesi dell’Ue, Svezia, Spagna e Portogallo, nonchè Regno Unito, Bielorussia, Russia e Turchia.
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