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Coronavirus, oltre 7.000 i casi positivi nel Regno Unito: 71 i decessi

Balzano a 7.143, picco da quattro mesi, i contagi quotidiani da coronavirus nel Regno Unito, dopo due giorni di rallentamento dovuto anche alla raccolta
statistica parzialmente ritardata del weekend, e a fronte di circa 200.000 test eseguiti.

Mentre si impennano a 71 i morti delle ultime 24 ore, di gran lunga la cifra più alta da prima dell’estate. In aumento pure il totale nazionale dei ricoveri
negli ospedali, la cui somma complessiva supera di poco quota 2000, e quelli in terapia intensiva (297).

Il totale ufficiale delle vittime della pandemia censito nel Regno Unito sale - con l'aggiunta dei dati odierni - a 42.072, secondo un calcolo che include tutti coloro che sono deceduti entro 28 giorni da una diagnosi registrata di contagio da Covid-19: ossia lo stesso parametro utilizzato dagli altri Paesi occidentali e dall’istituto John Hopkins per le sue comparazioni
internazionali.

Si tratta del bilancio più pesante d’Europa in cifra assoluta, ma più basso rispetto a Paesi come Spagna o Belgio in rapporto alle rispettive popolazioni.
Le stime dell’Office for National Statistics, equivalente britannico dell’Istat, che inseriscono approssimativamente anche il numero di coloro che sono spirati a distanza di oltre un mese dal contagio - ma nei cui certificati di morte il Covid è comunque indicato come possibile concausa - il totale salirebbe
invece a oltre 57.000. Con un incremento di circa il 20% che, in eventuali raffronti, andrebbe peraltro potenzialmente calcolato pure sui dati di partenza degli altri Paesi.

 

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