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Coronavirus, il Regno Unito è sotto scacco: "Possibile un nuovo lockdown nazionale"

Un nuovo lockdown nazionale per il Regno Unito è possibile perché il Paese è «ad un punto precario» nella pandemia da coronavirus, ma bisogna fare ogni sforzo perché ciò non accada: lo ha dichiarato il professor Peter Horby, presidente del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (Nervtag) e consulente del governo di Londra. I suoi commenti - citati dalla Bbc - giungono dopo quelli del vice direttore della Sanità per l’Inghilterra, Jonathan Van-Tan, per il quale la Gran Bretagna ha raggiunto "un punto di non ritorno" nell’epidemia.

Domani il premier Boris Johnson - che questo pomeriggio sente i ministri interessati - dovrebbe annunciare nuove restrizioni locali (nel nord dell’Inghilterra e nelle Midlands in particolare), che stanno però già provocando proteste. Liverpool - con 600 casi ogni 100.000 abitanti - dovrebbe essere la città con le misure più rigide, scrive la Bbc. Horby dice che la «missione vitale» è ora proteggere l’Nhs, la Sanità pubblica, ed evitare che vengano cancellati servizi ospedalieri non essenziali, come accadde durante la prima ondata di Covid-19 in primavera.

«Dobbiamo fornire cure per tutti, quelli con il Covid e quelli senza. E il solo modo è tenere bassi i numeri del contagio», ha affermato il presidente di Nervtag, sottolineando che alcuni ospedali nel nord dell’Inghilterra sono già sotto pressione e presto potrebbero avere le terapie intensive piene. «Dobbiamo fare delle scelte molto difficili e agire molto in fretta, temo», ha affermato.

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