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Strage all'Università di Kabul, 22 morti e decine di feriti tra gli studenti: l'Isis rivendica l'attacco

Studenti ancora sotto tiro in Afghanistan. Questa volta è toccato all'Università di Kabul attaccata da un gruppo armato che ha massacrato 22 studenti, tra i quali almeno dieci donne. I feriti sono decine. Un'azione rivendicata ore dopo dall'Isis con un comunicato postato su Telegram nel quale si afferma che "Due combattenti dello Stato Islamico sono riusciti ad attaccare un raduno organizzato dal governo afghano presso l'Università di Kabul per il diploma di giudici e investigatori".

In mattinata le autorità afghane avevo puntato gli occhi sui talebani che avevano negato ogni coinvolgimento. La dinamica è stata quella classica. Un uomo imbottito di esplosivo si è fatto saltare in aria dentro l'ateneo, poi altri due hanno cominciato a sparare all'impazzata scatenando il panico. Chi ha potuto ha scavalcato i muri di cinta, si è arrampicato sulle finestre o ha cercato di nascondersi, rimanendo per ore bloccato.

Chi non ha fatto in tempo è rimasto per terra, in mezzo a una pozza di sangue tra libri aperti e sedie rovesciate, come mostrano le immagini postate sui social. Non è ancora chiaro come abbiano fatto i terroristi a entrare armati nell'università, teoricamente protetta da posti di controllo, e un'indagine è stata già aperta, ha comunicato Tariq Arian, portavoce del ministero dell'Interno che ha affermato: "I nemici dell'Afghanistan, i nemici dell'istruzione sono entrati nell'Università di Kabul". Una volta entrati, i jihadisti hanno venduto cara la pelle. Ci sono volute sei ore perché i militari governativi, arrivati in forze e supportati da truppe americane, riuscissero a uccidere gli assalitori, a mettere in sicurezza il campus e a soccorrere i feriti.

A Kabul ci si interroga se l'obiettivo dell'assalto non fossero anche esponenti governativi attesi nell'ateneo per la cerimonia di apertura della fiera del libro iraniano. Secondo Hamid Obaidi, uno dei portavoce del ministero dell'Istruzione, l'attacco è iniziato in contemporanea al previsto arrivo degli ospiti. In ogni caso il presidente Ashraf Ghani ha già promesso vendetta. "Ci vendicheremo per questo attacco insensato e per ogni goccia di sangue di studenti innocenti versata oggi", ha affermato in un messaggio diffuso dal palazzo presidenziale.

"Questo attacco non rimarrà senza risposta, ci vendicheremo". Nel Paese è stata proclamata per domani una giornata di lutto nazionale. ''Condanna per lo scioccante attacco di oggi all'Università di Kabul'' è stata espressa in un tweet dalla Missione Onu in Afghanistan(Unama), secondo la quale ''non ci può essere alcuna giustificazione per scatenare una violenza così terribile in una scuola o in un college. Anche il rappresentante della Nato in Afghanistan Stefano Pontecorvo ha twittato:"I bambini e i giovani afgani devono sentirsi al sicuro andando a scuola. #NATO sostiene fermamente tutti gli sforzi per fermare la violenza.

E l'Ambasciata d'Italia a Kabul, sempre con un tweet, ha affermato che "'L'Italia condanna con forza l'attacco odierno all'Università di Kabul, l'ultimo di una serie di terribili crimini contro le strutture educative'' e sottolineato che ''gli attacchi contro i civili, e in particolare i giovani afghani che investono sul loro futuro, devono fermarsi ora''. Scuole e studenti sono tra gli obiettivi preferiti dei gruppi estremisti e in particolare dell'Isis che ha firmato alcuni degli attacchi più sanguinosi degli ultimi anni. Come quello della settimana scorsa quando almeno 24 persone, in maggioranza studenti, sono stati uccisi in un attacco suicida contro un centro educativo nella parte occidentale di Kabul. O come quello del 2018: un kamikaze si fece fatto esplodere di fronte all'università uccidendo decine di persone, molti giovani e adolescenti.

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