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Vignette sul terremoto, archiviata la denuncia di Amatrice contro Charlie Hebdo

La denuncia presentata dalla città di Amatrice contro il settimanale satirico francese Charlie Hebdo dopo il terremoto del 2016 in Italia è stata giudicata «irricevibile» dal tribunale di Parigi.

Amatrice aveva denunciato Charlie per diffamazione e offese dopo la pubblicazione di due vignette sul terremoto in cui si mostravano alcune vittime insanguinate con la scritta «penne al pomodoro» e «penne gratinate», o schiacciate sotto le macerie delle loro case con la scritta «lasagne».

Dopo la pubblicazione delle vignette firmate 'Felix', le polemiche avevano infiammato i social network in Italia e molte erano state le condanne anche da parte del mondo politico. La disegnatrice di Charlie, Coco, aveva replicato con un disegno, il 2 settembre, in cui una donna schiacciata sotto le macerie si rivolge agli italiani: «non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, è la mafia».

Il comune di Amatrice, la città più colpita dal terremoto del 24 agosto 2016, aveva presentato la denuncia. Il legale incaricato aveva parlato di «un oltraggio macabro, insensato e inconcepibile». Il direttore di Charlie, Riss, aveva commentato: «La morte è sempre un tabù, qualche volta bisogna anche trasgredirlo. Per noi è un disegno di humour nero come ne abbiamo sempre fatti, niente di particolare».

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