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Covid: la variante Delta fa schizzare i casi in Gran Bretagna, record di morti in Russia

Ma confermata partita Europei a San Pietroburgo. Allarme Australia

Da Mosca a Londra fino a Sidney e Cape Town: il Covid continua a infettare il mondo e a mietere vittime, complici varianti aggressive come l’attuale "most wanted", la variante Delta. Occhi puntati su Mosca e soprattutto San Pietroburgo : c'è un nuovo record giornaliero di vittime , 224 i morti in 24 ore, e in Russia la campagna di vaccinazione arranca da quando ha avuto inizio, il Paese è al quinto posto nel mondo per contagi, oltre 133mila i morti. Nella culla degli Zar e della Rivoluzione russa è in programma il 2 luglio il quarto di finale di Euro 2020: le autorità di San Pietroburgo citate dalla Tass assicurano che «lo stadio avrà una capienza limitata al 50% e ci sarà obbligo di mascherine e distanza». In città sono state decurtate di sana pianta tutte le presenze nei luoghi collegati all’evento, dalla 'fan zonè allestita in piazza Konyushennaya al parco a tema vicino al palazzo dello sport di Yubileyny. Alla luce delle crescenti preoccupazioni internazionali, è scesa in campo direttamente l’Uefa: «I quarti di finale si svolgeranno come previsto», ha precisato il servizio stampa del Comitato organizzatore. Un portavoce ha spiegato che la situazione sanitaria russa «non cambia nulla per le squadre» e che non c'erano «piani per cambiare la sede della partita».

La variante Delta colpisce con sempre maggior violenza la Gran Bretagna

Nel Regno si registra il picco di contagi da gennaio, tanto che la Germania 'sconsiglià i viaggi nel Paese, mentre altri chiudono le porte a Londra o sono pronti a farlo. I dati diffusi dal governo certificano altri 22.868 casi nelle ultime 24 ore (1,2 milioni i tamponi), record dal 28 gennaio scorso. I vaccini frenano però l’impatto sui ricoveri e sui morti giornalieri, che calano addirittura a non più di 3. Il vertice della Difesa, dal ministro Ben Wallace ai sei massimi responsabili delle forze di Sua Maestà, è in isolamento precauzionale. I sette hanno partecipato a una riunione presieduta dal capo di Stato maggiore, il generale Nick Carter, positivo a un test del coronavirus. Ai 'cuginì australiani non va meglio, anzi: quasi 18 milioni gli australiani - il 70% della popolazione - costretti a dover fare i conti con nuove limitazioni, strette e lockdown a causa dell’impennata dei contagi, spinti anche qui dalla variante Delta. Il ministro delle Finanze Josh Frydenberg ha ammesso che il Paese è davanti a un «momento critico».

«Penso che stiamo entrando in una nuova fase di questa pandemia, con il più contagioso ceppo Delta», ha detto Frydenberg. Continua poi l’apprensione per i ragazzi spagnoli in gita a Maiorca, teatro di un maxi focolaio con i contagi balzati a 950, protagonisti di un fine anno scolastico che si è trasformato in incubo. Le stime non sono ancora definitive, molti casi positivi sono stati notificati dopo il rientro a casa. Circa 250 sono in isolamento in un hotel di Maiorca. E mentre le strade del Sud Africa si sono svuotate dopo il rigido lockdown disposto ieri dal presidente Cyril Ramaphosa - 18mila i contagi sabato, quasi un record da gennaio - quelle della capitale del Bangladesh si sono invece riempite. Migliaia di dipendenti sono stati costretti ad andare a lavorare a piedi: con la Delta che miete 5mila infettati al giorno, il governo ha imposto il lockdown e il blocco pressoché totale dei trasporti pubblici. In questo drammatico quadro, il Brasile prende fiato - si fa per dire - con un calo dei morti che però deve far fronte a una crescita dei contagi, e le autorità di Hong Kong che vietano per il secondo anno consecutivo la manifestazione pro-democrazia del primo luglio, data particolarmente 'hot' quest’anno perché coincide con il centenario della fondazione del Partito comunista cinese. Manifestazioni vietate «per il Covid».

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