La crisi ucraina rischia di aprire un nuovo fronte militare. Una flotta russa, spiata dagli aerei della Nato, ha varcato Gibilterra e avrebbe iniziato ad attraversare il canale di Sicilia. Sei le navi in grado di far sbarcare sulla terra ferma carri armati e soldati
??Сегодня утром в американском порту Сан Диего (шт. Калифорния) встал под загрузку транспортный корабль USNS Bob Hope.На причале замечено большое количество военной техники. По данным источников эта техника подготовлена для ротации войск в Южной Корее. https://t.co/K5aoaeSR8B pic.twitter.com/k6q0mBPTfW
— Записки охотника (@galandecZP) January 31, 2022
Nel frattempo, il Consiglio di Sicurezza Onu ha detto no alla richiesta di Mosca di bloccare la riunione sulla situazione al confine con l'Ucraina. Dieci membri hanno votato a favore dell'incontro, tre si sono astenuti e la Cina ha votato no. "Non possiamo rimanere ad aspettare senza fare nulla", ha sottolineato la rappresentante Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, nel suo intervento alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Le azioni della Russia, ha sottolineato, "non sono una minaccia solo per l'Ucraina, ma per l'Europa e per l'ordine internazionale".
"Il Consiglio di sicurezza è stato istituito proprio per affrontare emergenze come quelle in corso ora, per affrontare non solo i conflitti mentre sono in corso ma anche per prevenirli. Ecco perché la riunione di oggi è cruciale", ha aggiunto.
Lo Stato Maggiore della Difesa: "Navi russe in Mediterraneo non violano acque Italia"
In riferimento a quanto apparso oggi su organi di stampa, in relazione al passaggio di un gruppo navale russo nel canale di Sicilia, lo Stato Maggiore Difesa precisa che «la formazione sta effettuando un transito in acque internazionali e non viola la sovranità degli Stati rivieraschi. La Nato sta seguendo la navigazione del gruppo navale sin dalla partenza, avvenuta a metà gennaio dai porti di Severomorsk (Flotta del Nord) e da Baltijsk (Flotta del Baltico), e continuerà a monitorarne il transito. Né le Forze Nato e né la formazione navale russa hanno posto in essere comportamenti o volontà escalatorie».
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